Locarnese

Cas Locarno, un secolo di montagna condivisa

La sezione distrettuale ha tagliato i 100 anni di vita. Nel cortile della Sopracenerina una mostra fotografica ne ripercorre la lunga storia

9 marzo 2020
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Cento anni di scalate su e giù per le montagne, sempre in cammino, con un indissolubile legame con il territorio e il patrimonio delle cime e dei rifugi alpini che unisce. Un secolo di vita, senza perdere slancio,motivazione, voglia di stare insieme e condividere fatiche e gioie. Il compleanno lo ha festeggiato lo venerdì il Club Alpino Svizzero sezione di Locarno che, alla  Sopracenerina, in presenza delle autorità cittadine e cantonali, ha tenuto la propria assemblea. Il sindaco di Locarno, Alain Scherrer, ha portato i saluti della città ricordando che “per la gioia di noi locarnesi, nel 1920 una sessantina di appassionati aderirono a quella che divenne, dopo Lugano e Bellinzona, la terza sezione ticinese”.  Anni pionieristici, in cui ci si dedicò prevalentemente alla scoperta ed alla esplorazione delle montagne di casa (allora praticamente meno conosciute), cercando di fare promozione e coinvolgere soci ed enti pubblici. Il consigliere di Stato Manuele Bertoli, direttore del Dipartimento Educazione, Cultura e Sport (DECS) in un saluto molto personale ha invece parlato del suo rapporto con la montagna e di come “il silenzio delle cime” dia la possibilità di riflettere su temi profondi della nostra esistenza. Claudio Franscella, primo cittadino del Cantone, ha infine ricordato l’impegno importante della colonna di soccorso che nel 2019 ha compiuto 50 missioni in aiuto a chi si trovava in difficoltà, 19 delle quali nel solo mese di agosto.

Una donazione in aiuto alle casse societarie

É poi toccato al presidente della Sezione, Aghi Frei, soffermarsi sulla situazione finanziaria. La sezione Locarno del CAS, grazie anche a un’importante donazione, gode di buona salute. Una parte del patrimonio verrà usata come investimento nelle capanne Alzasca e Basodino che sono di sua proprietà. Da segnalare che l'anno che ci siamo lasciati alle spalle, con un aumento di pernottamenti e introiti, è stato positivo per le due capanne citate. Dopo l’assemblea, nel cortile della Sopracenerina, è stata aperta ufficialmente una mostra con foto storiche del Club alpino, perlopiù degli anni trenta del XX secolo. Le gigantografie, tutte in bianco e nero, sono state realizzate da “Foto Garbani “. Appese fra le colonne del cortile si potranno ammirare fino ad inizio aprile, destinate non solo all'album dei ricordi ma anche alle generazioni future, che  potranno conoscerei avvenimenti e personaggi di un aspetto della vita locarnese e ticinese dell’ultimo secolo, indubbiamente di non secondaria importanza.

Le iniziative per il giubileo

Per l’anno del centenario la sezione di Locarno ha intanto organizzato una serie di eventi. Il 23 aprile, nella Sala dei Congressi di Muralto, ci sarà una serata dal titolo” Come andremo in montagna fra 50 anni?” Marco Gaia di Meteo Svizzera parlerà del tema del cambiamento climatico. Il 5 giugno ci sarà un concerto all’aperto con l’ensemble X-Cellos nella zona Baladrum di Ascona. A fine agosto si terrà un trekking tra le due capanne della sezione. Il 19/20 settembre, in presenza dell’alpinista Matteo Della Bordella, si svolgerà in Piazza Grande una manifestazione che permetterà agli interessati di arrampicarsi su pareti di arrampicata e boulder, con slackline e la presenza della Colonna di soccorso. La serata di festeggiamenti è stata rallegrata da canti intonati dal Coro delle Rocce.