Locarnese

Falegnami specializzati, formazione fuori cantone

I corsi a blocchi hanno imposto nuove scelte ai professionisti ticinesi. Adottata (e funziona) la figura del 'coach'

8 febbraio 2020
|

Sono pochi in Ticino i falegnami che scelgono la via del perfezionamento, seguendo dei corsi di post formazione e specializzandosi nei diversi settori. Con il cambiamento del sistema (nel 2015) e l’abbandono dei “moduli”, che fino a qualche anno fa venivano svolti pure nel nostro cantone, i parametri sono stati rimescolati. «Gli iscritti di lingua italiana si possono contare sulle dita di una mano e ciò impedisce di raggiungere il numero minimo per lanciare da noi queste specializzazioni – conferma Luca Pedrotta, responsabile dei corsi di perfezionamento per il comitato dell’associazione di categoria –. Per adattarci alla nuova situazione, che prevede dei blocchi formativi di 10 settimane a tempo pieno, abbiamo dovuto adottare una soluzione particolare. In sostanza, i falegnami ticinesi si spostano alla scuola Hfb di Bürgenstock (Nw), accompagnati da un “coach”, che coadiuva gli insegnanti e permette ai candidati di superare le questioni linguistiche, di studio e d’esercizio, almeno nelle fasi iniziali». Il banco di prova è stato nel 2017, con l’iscrizione di un gruppo di 5 ticinesi alle prime 300 lezioni. «Il progetto è stato sostenuto sia dall’Associazione svizzera fabbricanti mobili e serramenti (Asfms), sia dalla Divisione della formazione professionale del Canton Ticino – prosegue l’intervistato –. Nel 2019 i ticinesi che si sono diplomati come progettisti o come responsabili di produzione sono stati quattro. Di più: i nostri hanno pure ottenuto due primi premi, un terzo e, in generale, ottime medie agli esami». Il progetto, dopo i successi della prima fase, potrà proseguire grazie ai finanziamenti ottenuti per mantenere la figura del “coach”. Gli iscritti dal Sud delle Alpi al prossimo blocco di 400 lezioni, nella scuola nidvaldese (che dispone pure di ottimi laboratori) sono sette.