Le telecamere controlleranno il corretto conferimento dei rifiuti, stanando chi li abbandona causando danni ambientali e costi. Credito in legislativo
Una videosorveglianza… su misura. Nelle Terre di Pedemonte, a quasi 4 anni dalla bocciatura dell’introduzione delle telecamere di sorveglianza nel comprensorio (primavera 2016) da parte del legislativo, il Municipio ci riprova. Stavolta “restringendo” il campo visivo degli occhi elettronici. “La proposta, allora – ricorda l’Esecutivo nel messaggio inviato ai legislatori – era scaturita da una situazione poco edificante a seguito di tutta una serie di atti vandalici con danneggiamenti di proprietà. Parimenti si era già constatato un comportamento poco attento dell’utenza nell’ambito del deposito e smaltimento dei rifiuti nei punti di raccolta appositi”.
Con questa contromisura, l’autorità intendeva quindi correre ai ripari. A spingere il Consiglio comunale a opporsi a questa impiantistica era stata, più che altro, la portata del credito: erano infatti state previste 17 telecamere senza filo da disporre nelle tre frazioni. Il legislativo in carica aveva ritenuto il monitoraggio territoriale eccessivo. Su invito della commissione della gestione aveva quindi respinto la proposta con 22 voti contrari e un solo voto favorevole.
Ora, a distanza di un quadriennio, il problema rimane sul tappeto. Nel senso che, sebbene le segnalazioni di vandalismi siano, nel frattempo, diminuite – grazie anche all’introduzione delle ronde degli agenti frutto della convenzione con la Polcomunale di Locarno – la situazione delle piazze di raccolta dei rifiuti resta, purtroppo, sconcertante. Dopo l’introduzione della tassa sul sacco, il 1°gennaio 2017, il quadro non è migliorato, anzi. C’è chi, incurante delle disposizioni e del rispetto dell’ambiente continua ad abbandonare, negli ecocentri, di tutto e di più.
“Da parte del Municipio si è fatto uno sforzo di sensibilizzazione e informazione alla popolazione con volantini specifici, serate a tema, spiegazioni nel bollettino informativo periodico, segnalazioni sul calendario raccolta rifiuti, avvisi appesi sui contenitori e via dicendo. Si sono pure aumentati i tipi di materiali smaltibili separatamente e sono stati posati contenitori supplementari in diversi punti del territorio”. Malgrado questi sforzi, come detto, “le segnalazioni puntuali ricevute dagli operatori sul territorio relative a comportamenti non conformi hanno portato il Municipio a mettere in atto misure di repressione con il tentativo di frenare questi comportamenti irrispettosi”. Qualche multa, di questi ultimi tempi, è pure fioccata e qualche maleducato ne ha fatto le spese. “Questo approccio ha indubbiamente creato un passa parola fra i cittadini, che speriamo abbia perlomeno permesso di contenere il malcostume”. Resta il fatto che, a detta dell’Esecutivo, “la situazione è globalmente insoddisfacente. Il Municipio, tramite l’Ufficio tecnico, ha pertanto elaborato una proposta che servirà perlomeno a limitare i disagi nelle tre piazze di raccolta rifiuti principali del comprensorio”. Saranno dunque monitorate, in un primo tempo, queste aree, limitando l’investimento finanziario al minimo indispensabile. Se la situazione dovesse richiederlo, le telecamere saranno poi piazzate anche nei centri di raccolta secondari. Il credito necessario a tale scopo ammonta a 36mila franchi.