Locarnese

Ghisla, l'arte da vivere e da condividere

La 'mission' della Fondazione di Locarno, fra collezioni di valore, proposte didattiche e coinvolgimento delle giovani generazioni

Pierino Ghisla, il fondatore
(Ti-Press)
2 novembre 2019
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“Per poter godere pienamente dell’arte bisogna condividere”. Una sorta di massima che Pierino Ghisla – fondatore insieme alla moglie Martine dello spazio omonimo per l’arte moderna e contemporanea – aveva detto durante la presentazione ufficiale nel 2014. E la condivisione, alla Ghisla, non si definisce unicamente con l’aprire le porte alla visita, ma anche con la proposta di nuovi modi di fruire e godere dell’arte.

Andando avanti nel tempo, quindi, la Fondazione sta assumendo sempre più la funzione di «centro di condivisione culturale – dice il direttore Boris Croce –, che è anche la missione prefissata». Infatti, lo spazio in via Ciseri 3 a Locarno non solo – e non è poco – offre al pubblico allestimenti periodici delle opere della corposa e trentennale collezione di Pierino e Martine Ghisla, bensì propone mostre temporanee declinate (in calce, uno scorcio su “Look at me!”) e diverse attività di scoperta dell’arte rivolte a più generazioni.

Per grandi e piccoli

E tre proposte cadenzano il calendario di novembre: un percorso di disegno, uno spettacolo didattico per bambini e una visita guidata con degustazione di vini. Questo per sommi capi. Per la prima volta, la Ghisla propone un “Percorso di disegno di nudo dal vero con modello di posa” in due date: 10 e 15 novembre, dalle 16 alle 18. Il corso, in collaborazione con la Scuola di Disegno, si lega alla mostra temporanea dedicata al corpo nella fotografia dagli anni Cinquanta a oggi. Gli appuntamenti sono aperti a tutti ed è possibile iscriversi e prendere informazioni su www.scuoladidisegno.org/nudoingalleria.

Scoprire Warhol, Basquiat, Botero, Miró, Picasso, Fontana… in una visita guidata dove l’anfitrione è Pierino Ghisla in persona, che accompagnerà i partecipanti lungo un viaggio attraverso le opere dei grandi maestri degli ultimi 80 anni fatto anche di aneddoti (giovedì 22 novembre, alle 18.30). Viaggio che si concluderà con la degustazione di vini ticinesi con il sommelier Stefano Cacciani, in collaborazione con Ticinowine.

Le attività del “cubo rosso” guardano anche al futuro e quindi alle giovani generazioni grazie all’impegno nella mediazione culturale: bambini e ragazzini che si avvicinano all’arte oggi, saranno con ogni probabilità i frequentatori di gallerie e musei di domani. La storia dell’arte è carica (useremmo il superlativo, ma diventerebbe astruso leggerlo) di spunti e si presta a essere raccontata seguendo interessanti linee narrative, come lo spettacolo didattico “Linda ti guida nell’arte”, di e con Orit Guttman (domenica 17 novembre, alle 14.30; dai 3 ai 10 anni).

Lo spettacolo, di circa 40 minuti, vede Linda Quadri, donna delle pulizie, ritrovarsi a far da guida museale, presentando le opere in mostra attarverso narrazione, musica e osservazione. La visita guidata con degustazione e lo spettacolo didattico hanno posti limitati, è consigliata la prenotazione: info@ghisla-art.ch, 091 751 01 52 (Info: www.ghisla-art.ch).

Guardami!, fino al 5 gennaio 2020

“Look at me! Il corpo nell’arte dagli anni 50 a oggi” è il titolo dell’allestimento temporaneo dedicato a uno dei temi principe della storia dell’arte: il corpo. Una quarantina di fotografie – per la Fondazione è il primo allestimento di sole opere fotografiche – racconta il corpo negli ultimi 70 anni. Un percorso attraverso l’evoluzione della rappresentazione del corpo in quanto tale, come oggetto sperimentale e come oggetto di denuncia. Camminando lungo l’allestimento si incontreranno le opere di Abramovic, Pane, Mapplethorpe, Goldin, Woodman, Neshat, solo per citarne alcuni.