Locarnese

Lido di Locarno, oltre le previsioni

Bilancio dei primi due lustri: 330mila ingressi annui, contro i 250mila ipotizzati nel 'business plan' di progetto

24 ottobre 2019
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Il 25 ottobre di dieci anni fa è stato inaugurato il Centro balneare regionale (Cbr) di Locarno. La realizzazione del Lido a suo tempo era riuscita a mettere d’accordo i Comuni della regione. Tredici località sono ancora oggi azioniste, mentre un'altra ha siglato una convenzione: «Un esempio di buona collaborazione», ha ricordato stamane Luca Pohl, presidente del Consiglio di amministrazione della Cbr Sa. Pohl ha incontrato i giornalisti, assieme al direttore Christophe Pellandini, per stilare il bilancio di quella che ha definito "una storia di successo”.
Alcuni dati: il Lido e la Spa Termali Salini (quest’ultima gestita da una società privata), in due lustri hanno accolto 3,76 milioni di persone. Il 70 per cento turisti, in massima parte svizzero tedeschi e germanici. La costruzione del complesso edilizio (ristorante compreso) è costata 75milioni di franchi.
«Il solo Lido – ha aggiunto Pohl – accoglie ogni anno 330mila bagnanti: la giornata record è stata quella del 31 luglio 2014 (3’504 ingressi). Nei dodici mesi del 2013, anno da primato, sono state contate 393mila entrate. E pensare che il “business plan” studiato al momento della progettazione, ipotizzava 250mila ingressi annui. Siamo andati ben oltre».
Il Lido è un importante datore di lavoro, con 27 collaboratori fissi e 37 impiegati temporanei durante il periodo estivo. «Versiamo ogni anno due milioni di franchi in salari e oneri sociali. Se aggiungiamo ristorante “Blu”, Spa e studio di Fisioterapia arriviamo a 135 dipendenti, tra fissi e temporanei». Il presidente ha tenuto a sottolineare il rispetto delle leggi sul lavoro e dei contratti normali o collettivi: «Da qualche tempo siamo pure un’azienda formatrice. Il nostro personale è fedele al suo posto e c’è poca rotazione. Ciò sta sicuramente a significare che l’indice di soddisfazione è alto».

In vista un parco giochi galleggiante

Il bilancio è quindi positivo. Ma alla Cbr si guarda soprattutto al futuro: «Non possiamo limitarci alla manutenzione: dobbiamo anche pensare a una continua evoluzione», ha commentato il presidente. E il direttore ha aggiunto: «Stiamo portando avanti trattative con un partner per creare un parco acquatico galleggiante sul lago. Così sfrutteremo meglio il Verbano, che è il nostro asso nella manica». Sta invece seguendo il suo iter pianificatorio l’idea di costruire un albergo di media categoria (3-4 stelle) nel terreno verso la sede della Società Canottieri. Pohl: «È una trafila che si sta allungando e dobbiamo avere pazienza. Speriamo che possa sbloccarsi in tempi ragionevoli».