Prende piede in Valle Verzasca il progetto ideato da Joe Scolari: piste con biglie in legno per invogliare le famiglie a frequentare il territorio
Il gioco è interamente in legno (di faggio) ma è un’autentica... calamita. C’è il percorso, sinuoso, che al di là della sua funzione è già un’opera d’arte. E ci sono le palline, di faggio anch’esse. L’obiettivo più immediato di ogni bambino con un minimo di curiosità è ovviamente prendere la pallina, posizionarla all’inizio della pista e farla scivolare sino in fondo. Il tutto, accompagnato dal suono lieve di una boccetta che rotola, immersi in un contesto naturalistico impareggiabile: quello della Valle Verzasca.
L’idea è di Joe Scolari, falegname di formazione, addetto alla manutenzione sentieri dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. Che di pari passo con l’intuizione le ha dato un nome – Boccia al bosco – e unitamente a Ilaria Mignola, Matteo Mignola e Davide Salmina ha creato l’associazione BoBosco, la cui finalità principale è “promuovere attività che mettano in valore il bosco e le montagne verzaschesi – in tutte le loro possibili forme –, e ciò collaborando con gli enti locali già esistenti (Comuni, Patriziati e altre associazioni)”.
«In verità – spiega Joe, padre di tre figli –, il “perché” di quest’avventura nasce dall’esigenza di facilitare le famiglie nella scoperta del nostro territorio. La modalità principale è naturalmente quella di infilarsi un paio di buone scarpe e mettersi in cammino, ma chiunque sia genitore sa che per i bambini quest’idea non è sempre il massimo. Occorreva dunque una pensata che stimolasse i nostri figli a camminare. Il gioco è sicuramente uno stimolo impareggiabile».
Le famiglie potranno dunque acquistare le palline (contatti sono in corso con i ristoratori della zona) e portarsele a spasso alla ricerca delle postazioni che Joe avrà nel frattempo realizzato. Un prototipo è stato presentato a Sonogno, al parco giochi in zona pista, e altri più elaborati esempi sono già funzionanti sul Sentiero delle Leggende a Gerra Verzasca, lungo il cui percorso v’è un’area di sosta con giochi per bambini ideata proprio da Joe Scolari e Simon Sonognini; oltre al Boccia al bosco c’è la casetta-osservatorio per scrutare la natura.
Ma il “grosso” del lavoro Joe lo eseguirà fra Brione Verzasca a Lavertezzo, per rendere ancora più attrattivo il Sentierone, che con i suoi oltre 20 km è un’arteria naturalistica che corre nel cuore della Verzasca. “Ogni postazione avrà un suo percorso per bocce, che scorreranno, scenderanno, curveranno, slalomeranno in tronchi di castagno intagliati e fissati parallelamente al sentiero, sfruttando il naturale dislivello del terreno – si legge nella descrizione del progetto sul sito www.bobosco.ch –. Quella che è già una passeggiata incantevole diventerà così un’emozionante avventura, che inviterà, soprattutto i più piccoli, a correre da una postazione all’altra per scoprire quali nuovi giri potrà fare la boccia: una volta rotolerà sottoterra, una volta bisognerà issarla con una carrucola in cima ai sassi, un’altra volta ancora sarà spinta dalla forza dell’acqua, e così di seguito, a perdifiato o con calma, fino all’arrivo”.
«Le finalità sono dunque molteplici – aggiunge Joe –: quella ludica è la più immediata, ma ci sono anche quella naturalistica e quella turistica, certamente non secondarie per il territorio verzaschese». Va anche detto che acquistando la pallina il bambino ne rimane in possesso e potrà dunque giocarci fin che vuole a casa, fino al momento di tornare in Verzasca per metterla di nuovo in pista. Ma un progetto è bello... finché la sua realizzazione non va ad alleggerire le finanze di chi lo promuove. Presto la “BoBosco” lancerà un crowdfunding su www.progettiamo.ch dell’Ente regionale di sviluppo. Altre forme di finanziamento si trovano su www.bobosco.ch.