Sabato i festeggiamenti in sede con la "Remacord", ricorsi storici e vecchie immagini. Creato anche un fondo per l'acquisto di barche
Si chiama “Remarcord” ed è l’evento “di ricordi e amicizia” con cui la Società Canottieri di Locarno sottolineerà sabato il suo 90° compleanno. L’appuntamento è a partire dalle 16 in sede, da dove partirà il “Fuori tutti” (vogata dimostrativa lungo il tragitto lacustre Locarno-Muralto-Minusio “per rendere visibili i tanti rematori affezionati alla Scl”) e dove in seguito si svolgeranno aperitivo, cena e commemorazione ufficiale – con tanto di proiezione di video e di immagini rievocative – alla quale interverranno il presidente onorario Rodolfo Mazzi e l’attuale presidente Luigi Pedrazzini.
Proprio Luigi Pedrazzini fa il punto su un club «in buona forma, con grande e positiva memoria del suo passato (e con riconoscenza per chi questo passato lo ha forgiato) e con tanta voglia di andare avanti per molti anni». Fra soci attivi e non attivi gravitano regolarmente attorno all’associazione oltre 200 persone. Di questi, diversi sono giovani, «ragazzi e ragazze – nota il presidente – che sotto la guida dei nostri allenatori apprendono la tecnica e partecipano regolarmente a regate in Svizzera e nella vicina Italia». Inoltre, «c’è un importante numero di giovani adulti e di meno giovani che, nella categoria degli amatori, praticano regolarmente il canottaggio (e organizzano incontri ed eventi ricreativi). Quello di avere nel stesso club diverse generazioni di sportivi è un valore aggiunto importante sia per i giovani – che ricevono esperienza – sia per i più “anzianotti”, che ricevono entusiasmo».
Poi Pedrazzini scende idealmente in acqua, ricordando che «il canottaggio è uno sport duro, che richiede disciplina e spirito di sacrificio. Non ti premia certo con la visibilità, ma ti educa nella conoscenza del tuo spirito e della tua mente e ti regala momenti di grande bellezza, come nelle uscite d’inverno al mattino presto, sul lago liscio come l’olio, solcando silenziosamente l’acqua...».
Più prosaicamente, anche la Canottieri è confrontata con la “croce” dei conti: «Non è facile farli quadrare. Per sottolineare il 90° abbiamo deciso di appellarci alla generosità di amici e conoscenti per creare un fondo per l’acquisto delle barche, che possa accompagnarci verso il 100°. È importante che i nostri giovani possano remare su barche di qualità!». I giubilei evocano ringraziamenti. Quelli di Pedrazzini vanno «ai miei predecessori, ai colleghi di comitato, gli allenatori, alle persone che, come Nora Frigerio, ci sono di prezioso aiuto per l’organizzazione di eventi. Oltre naturalmente a tutti i soci, giovani e meno giovani, e poi ai Comuni della regione, Locarno in testa, che ci hanno sempre aiutato».