Strategie e misure da adottare tra aprile e novembre. Losone regala il bacillo che uccide le larve ai proprietari di case e giardini
Continua la lotta alla zanzara tigre, il fastidioso insetto potenziale portatore di malattie che all’arrivo della bella stagione punge e colonizza l’ambiente in maniera importante anche nella regione sulle sponde del Lago Maggiore. Proprio per monitorare, prevenire e combattere il suo sviluppo, anche quest’anno la Città di Locarno continua la sua attività puntuale e costante a partire dalla primavera. Si ricordano anche le misure per i cittadini, preziosissime per una tangibile riduzione della proliferazione della zanzara tigre
La Città di Locarno, unitamente ad alcuni paesi e città del Sopraceneri e del Sottoceneri, è stata tra le prime a collaborare con il Cantone a un monitoraggio e una lotta alla zanzara tigre con misure di prevenzione coordinate sin dal 2009, ed è nuovamente giunto il momento di riprendere tale impegno. Con l’arrivo delle temperature miti e della pioggia, generalmente al di sotto dei 600 metri di quota, inizia infatti lo sviluppo delle larve di questo fastidioso insetto. È proprio nella fase cosiddetta acquatica della zanzara che l’intervento di prevenzione risulta più efficace.
Anche quest’anno la strategia di lotta, coordinata con il Gruppo cantonale di lavoro zanzare (Glz), si sviluppa con due gruppi di lavoro che intervengono in modo regolare durante il periodo primavera-estate. Nel quartiere delle Gerre di sotto è il gruppo di volontari dell’associazione di quartiere coordinato da Pierluigi Zanchi che interviene sul suolo comunale. Sull’area del Delta di Locarno invece le operazioni sono coordinate da Daniele Marcacci con le squadre di giardinieri e del Servizio pubblico.
I trattamenti avvengono sul suolo comunale, laddove sussiste un rischio di proliferazione. La lotta risulta tuttavia più efficace se anche i privati collaborano con misure semplici e con costi limitati. Nell’intento di ridurre al minimo i rischi per la salute pubblica, la Città di Locarno invita pertanto i privati a eseguire sui propri sedimi, in tutti i focolai non rimuovibili come i tombini e pozzetti delle grondaie, gli specifici trattamenti larvicidi a base di Bti (Bacillus thuringiensis israelensis - pastiglie e granulato), una volta alla settimana, da inizio maggio a fine settembre. Si consiglia di non effettuare trattamenti adulticidi, perché poco efficaci e di grosso impatto ambientale (essendo anche molto difficile colpire ciò che vola): richiedendo prodotti non selettivi si andrebbero ad uccidere tutti gli altri organismi presenti.
Inoltre ulteriori misure semplici che i privati possono adottare sono: svuotare tutti contenitori d’acqua ferma settimanalmente, da aprile a novembre; impedire i ristagni d’acqua piovana o da irrigazione in qualsiasi contenitore, anche piccolo, e di chiudere le fessure dei muri con la sabbia.
Non sono invece pericolose le acque in movimento (come corsi d’acqua), ampi specchi d’acqua (come stagni o biotopi) e le piscine con acqua clorata.
Anche Losone si sta muovendo e coinvolge la popolazione nella battaglia contro il fastidioso insetto. Nei giorni scorsi è stato distribuito a tutti i fuochi un volantino che, oltre ai consigli su come eliminare la zanzara tigre, offre la possibilità per prprietari di immobili e giardini di ritirare una confenzione di Bti all'ufficio tecnico.