Il cappuccino della Madonna del Sasso accusato di molestie sessuali su una disabile ha confessato ulteriori relazioni. Anche con una donna sposata
Si complica la posizione del frate cappuccino della Madonna del Sasso accusato di molestie sessuali nei confronti di una donna diversamente abile. Il religioso, come anticipato da TeleTicino, è in carcere da fine febbraio ma sin qui la denuncia della vittima si incentrava solo sull’avvenimento più grave. Ora, però, grazie agli interrogatori, si è scoperto che il religioso, già prima, all’interno del convento, aveva palpeggiato la donna sul sedere e sul seno. L’episodio che ha portato alla denuncia, invece, è avvenuto nel luogo di domicilio della vittima. In quel caso, pur non costringendola a una congiunzione carnale ha commesso quello che la legge considera un atto sessuale con una persona inetta a resistere, reato per il quale il codice prevede pene fino a dieci anni di detenzione. Dal momento che il frate ha ammesso le sue responsabilità, il legale Stefano Pizzola ha chiesto l’espiazione anticipata della pena, richiesta che è stata accolta. Davanti alla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, l’uomo ha però ammesso anche altro. Questioni che, pur non infrangendo la legge, poco si conciliano con la sua professione. Intratteneva una relazione di natura sessuale, questa volta consenziente, con una donna sposata della regione. Dopo la giustizia penale, quindi, dovrà confrontarsi anche con quella religiosa. In Asia, i superiori del cappuccino, contattati da TeleTicino, hanno spiegato di essere preoccupati e di attendere la conclusione del procedimento penale prima di decidere eventuali misure nei suoi confronti. Il nuovo provinciale dei cappuccini probabilmente giungerà in Ticino per vederci un po’ più chiaro in questa triste vicenda.