Locarnese

Vallemaggia Magic Blues: Woodstock rivive in piazza a Cevio

In programma dal 12 luglio all’8 agosto. Per il 50esimo dello storico happening, Ten Years After, Miller Anderson Band e Creedence Clearwater Revived

2 marzo 2019
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Il titolo alternativo di questo articolo è “Cevio - Due giorni di pace, amore e musica”, parafrasando l’opera del regista Michael Wadleigh, Oscar al miglior documentario nel 1971. Perché il Vallemaggia Magic Blues, nel comunicare le prime stelle dell’edizione 2019 (dal 12 luglio all’8 agosto), annuncia la celebrazione dello storico Festival di Woodstock, del quale cade quest’anno il 50esimo. La 18esima edizione della rassegna vallerana si calerà nella storia del rock in due serate molto speciali, quelle di mercoledì 24 e giovedì 25 luglio, in una piazza di Cevio animata da chi, a Woodstock, ci è stato per davvero.

'Io c'ero'

Andando in ordine di apparizione: la prima serata sarà aperta dalla Janis Joplin italiana Arianna Antinori, con band. A seguire, la Miller Anderson Band nella riproposizione integrale del concerto che la Keef Hartley Band, con al suo interno un giovane Miller Anderson, tenne 50 anni fa sullo storico palco di Woodstock. A chiudere, e con lo stesso intento “documentaristico”, la Creedence Clearwater Revived accompagnata da Johnnie “Guitar” Williamson, con la scaletta dei Creedence Clearwater Revival di John Fogerty suonata nell’agosto del 1969 allo storico raduno. Giovedì 25 luglio, apertura a tutto Hendrix con il trio More Experience di Marcel Aeby; e poi palco ai Ten Years After, all’interno dei quali ancora suonano Rick Lee (batteria) e Chick Churchill (tastiere), membri originali della band che 50 anni fa suonò a Woodstock.

Peace & Love

Un passo indietro all’agosto del 1969. Aperta da Richie Havens e chiusa da Jimi Hendrix davanti a qualche decina di migliaia di spettatori esausti, la (ufficialmente) “Fiera della musica e delle arti di Woodstock”, nella cittadina rurale di Bethel, Stato di New York, attirò dal 15 agosto per 4 giorni (fu un’appendice imprevista quella del 18 agosto) tra le 400mila e le 500mila anime. Ma ci fu chi disse “un milione”. Who, Joan Baez, Santana, Grateful Dead, Jefferson Airplane e altri 27 dall’alba a notte fonda: crocevia di una libertà musicale che andava dal country alla psichedelia passando per la tradizione indiana, Woodstock – sullo sfondo il Vietnam e i venti di ritorno del ’68 – rappresenta anche l’apice della controcultura hippie. In epoca in cui prima si fanno i conti e poi si suona, di un Woodstock odierno si parlerebbe molto del fatto che gli organizzatori – partiti con l’idea di costruire in loco uno studio di registrazione per Bob Dylan, poi dedicatisi al concertone – rientrarono dalle spese vive soltanto dopo la pubblicazione dei relativi vinili e documentario. Curiosità: tra i brani che ricordano ‘Woodstock’ c’è anche quello dall’omonimo titolo scritto da Joni Mitchell, che però a Woodstock non mise mai piede (il suo agente preferì per lei uno show televisivo).

‘Chitarristi stratosferici’

Tornando alla Vallemaggia. Affinché Cevio sia ancora più vicina a Bethel, gli organizzatori del Magic Blues stanno pensando ad una “Woodstock Art Fair”, con tanto di bancarelle, stand gastronomici e filmati d’epoca, a partire dalle ore 16. A questo proposito, invitano eventuali interessati ad annunciarsi all’Ufficio turistico della Vallemaggia. Il resto del cast del Magic Blues sarà reso noto alla fine di marzo: sono in arrivo – si riporta testualmente – “chitarristi stratosferici”.