A larga maggioranza l’Amministrazione si schiera a favore della riserva ambientale. In contrapposizione al ‘no’ formulato, di recente, dal Patriziato, pure lui diviso al suo interno
Un’amministrazione patriziale a maggioranza contraria all’idea (vedi recente assemblea), un Municipio che, invece, a stralarga maggioranza sostiene il progetto. È una situazione perlomeno ambigua quella venutasi a creare in questi mesi a Brissago, territorio che è parte integrante del Progetto di Parco Nazionale (PNL) del Locarnese e dove, l’argomento, sta già creando discussioni, oltre che qualche spaccatura. Nella sua seduta di lunedì il Municipio ha infatti deciso di invitare i suoi concittadini a votare “sì” all’adesione comunale alla riserva verde. Tema che, lo ricordiamo, chiamerà alle urne gli abitanti dei Comuni interessati (oltre al citato, Ronco s/Ascona, Ascona, Losone, Centovalli, Terre di Pedemonte, Onsernone e Bosco Gurin) il prossimo 10 giugno. Nelle motivazioni che accompagnano il sostegno al PNL l’Esecutivo del borgo di confine cita, in primis, i benefici a tutta la regione (e in particolare ai paesi lacustri la cui economia dipende in modo tutt’altro che trascurabile dal turismo) che l’iniziativa porterà con sé. “Brissago aveva chiesto di essere coinvolto nei lavori di progettazione del Parco Nazionale nel 2008 e ha quindi partecipato agli incontri che hanno portato alla candidatura ufficiale del polmone verde nel 2010” – fa sapere l’Amministrazione in una nota – “Assieme agli altri Comuni del Circolo delle Isole, ossia Ronco s/Ascona, Ascona e Losone, ciò ha permesso di integrare entro i confini del Parco anche le selvagge pendici orientali del massiccio del Monte Ghiridone. È infatti sul versante sud di questa vetta che troviamo alcuni dei gioielli naturalistici più straordinari della regione, come le Isole di Brissago, il Bosco Sacro di Mergugno e il Bosco di Maia. Brissago metterà a disposizione, tra i contenuti del Parco, anche alcuni dei monumenti più pregiati ed emblematici della regione, come ad esempio il Sacro Monte o la chiesa rinascimentale di Madonna di Ponte”. Un lungo iter partecipativo Detto di quanto la sposa brissaghese porterà in dote se il progetto verrà accolto, due parole da parte del Municipio vengono spese al riguardo dell’iter che ha accompagnato, in maniera democratica, l’intero cammino di questa iniziativa. “Brissago si era associato al progetto proprio per poter partecipare, fin dall’inizio, alla sua elaborazione. La Legge federale sui parchi prevede infatti che l’iniziativa per creare un parco debba venire dai Comuni interessati, i quali, una volta la riserva ambientale istituita, grazie al voto dei loro cittadini sono pure chiamati a gestirla. Il progetto di Parco Nazionale del Locarnese ha ottenuto dalla Confederazione lo statuto di Candidato Parco Nazionale e i relativi finanziamenti nell’autunno del 2011. Da allora si è passati alla fase di pianificazione di dettaglio, accompagnata da oltre 150 progetti pilota e da un processo di consultazione che ha implicato tutte le associazioni e gli enti attivi sul territorio. Ciò ha permesso di trovare delle soluzioni che tengono conto degli interessi di tutte le parti in causa e di affinare, in modo molto concreto, le modalità di funzionamento del futuro Parco”. Tenuto conto del risultato molto positivo di questi lavori, il Municipio di Brissago, a stralarga maggioranza, è dunque dell’avviso che il prossimo 10 giugno vada sostenuto in votazione.