Le difficoltà di intervento per l'incendio di Broglio sfociano in una mozione nella quale si chiedono strategie adeguate, formazione e attrezzatura minima
Una “dotazione minima d'infrastruttura antincendio negli ex Comuni oggi aggregati delle valli e della periferia”. È quanto chiedono otto granconsiglieri – primo firmatario il deputato di MontagnaViva Germano Mattei – dopo l'incendio che ha coinvolto una casa nel nucleo di Broglio lo scorso 15 gennaio. “Purtroppo i pompieri – si legge nella mozione inoltrata al Consiglio di Stato – hanno potuto essere operativi solo dopo mezz’ora dall’allarme. Questo a causa della mancanza di ogni minima attrezzatura antincendio nell’ex Comune di Broglio. Infatti, nessuno ha potuto intervenire efficacemente, in anticipo, con una apposita lancia o con una bombola di schiuma. Non si esclude che un pronto intervento di personale appositamente formato, e con una minima attrezzatura, avrebbe potuto limitare i danni all’edificio oggetto dell’incendio”.
Alla luce di questo i mozionanti chiedono di “proporre strategie adeguate per ovviare a questa mancanza di cellule dislocate ed infrastrutture antincendio negli ex Comuni delle zone aggregate; di organizzare corsi, per un’adeguata formazione di primo intervento antincendio, destinati a persone residenti nelle varie frazioni, o quartieri, dei Comuni aggregati e, infine, di dotare i 'quartieri' (ex Comuni) di una minima attrezzatura antincendio per un tempestivo primo intervento”.