Una storia di oltre 400 anni alle spalle e la necessità di stare al passo con i tempi. Al collegio Papio di Ascona, che attualmente conta 320 iscritti, oggi – alla presenza di diverse autorità e personalità – è stata posata la prima pietra della nuova mensa; un edificio di 700 metri quadrati, con cucine, impianti tecnici e servizi nel seminterrato, e ampi spazi per la refezione scolastica al pianterreno. L’investimento per lo stabile progettato da Sandra Giraudi e Thomas Radczuweit di Lugano, ammonta a circa 7,5 milioni di franchi.
«L’inizio dei lavori è il coronamento di uno sforzo voluto per essere al passo con i tempi – ha spiegato ai giornalisti il vicesindaco Maurizio Checchi, membro del consiglio di Fondazione del collegio e presidente degli Amici del Papio –. Il progetto è sostenuto da Comune, Parrocchia e Patriziato, ciascuno con 800mila franchi. Un terzo del costo sarà coperto con ipoteche bancarie e il resto dovrebbe giungere da istituzioni, enti e donatori privati». L’iter è iniziato nel 2008, ha ricordato il rettore don Patrizio Foletti, e la fase preparatoria è stata lunga. Il collegio, infatti, si trova nel nucleo storico, con tutti i vincoli che ne derivano. Il terreno scelto è circondato da muri del 1600, che non saranno toccati. Inoltre non sono mancati ricorsi interposti dai vicini. Va detto che nel frattempo al Papio si è proceduto alla realizzazione della nuova centrale termica, costata circa un milione di franchi. La mensa potrà ospitare 200 alunni e la nuova realizzazione permetterà di liberare altri spazi all’interno dell’istituto, nell’edificio principale.