Locarnese

L'oncologo Franco Cavalli: non sono contrario all'omeopatia, ma le affermazioni della clinica sono pericolose

(Carlo Reguzzi)
19 maggio 2017
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Non è contrario all'omeopatia, Franco Cavalli, se usata come terapia complementare, ovvero a fianco delle "vere" terapie mediche. «Quando Ruth Dreifuss (consigliera federale dal 1993 al 2002, ndr) aveva deciso che l'omeopatia, e altre terapie complementari, dovessero essere pagate dalla cassa malata, mi aveva chiesto e le avevo risposto sì, è una buona cosa purché sia una aggiunta».

Nessuna chiusura a priori verso l'omeopatia, quindi. E tuttavia l'oncologo ha forti perplessità sul quel che propone la Clinica Santa Croce di Orselina, accusata dalla Nzz di illudere i pazienti promettendo guarigioni quasi miracolose: «Sarebbe ora di chiarire bene la situazione, perché giocano un po' con le parole: se si va a leggere il loro materiale, continuano a dire di essere in grado di guarire il cancro e questo è pericoloso».

Guarigioni omeopatiche che non lo erano

Tempo fa la trasmissione Patti chiari aveva dedicato una puntata all'omeopatia, e lì la Clinica Santa Croce «aveva scelto, tra tutti i loro casi, i due che meglio dimostravano il fatto che la loro terapia fosse efficace contro il cancro». Casi che Cavalli ebbe modo «di esaminare molto a fondo, e in entrambi i casi non c'era alcuna prova che la terapia avesse fatto qualcosa». In uno dei casi, prosegue l'oncologo, la paziente si era sottoposta anche a chemioterapia, mentre nell'altro «lo affermavano che era stata guarita la recidiva di un tumore, ma in realtà non c'erano prove di questa recidiva: dalle prove che avevo potuto esaminare, anche insieme a un radiologo, si trattava semplicemente di una complicazione postoperatoria della cicatrice».

Cavalli ricorda poi il caso, accaduto una quindicina di anni fa, «di una giovane paziente con un tumore che noi riusciamo a curare quasi nel 100 per cento dei casi che si era rivolta alla Clinica Santa Croce». La paziente «si è sottoposta al loro trattamento, senza fare la chemioterapia e alla fine è arrivata quasi morente da noi… l'abbiamo salvata all'ultimo!».

'Prendete pure rimedi omeopatici, ma insieme, non invece'

Nella sua lunga carriera di oncologo, Franco Cavalli ha avuto molti pazienti «che dicono di voler fare, oltre alla nostra terapia, anche altre cose: non solo omeopatia, ma anche vischio e altre terapie complementari ancora». La risposta di Cavalli è che «se non si tratta di qualcosa di pericoloso, se il paziente pensa di trarne beneficio e continua la terapia standard, nessun problema», anche se «non ci sono dimostrazioni che questi rimedi aggiungano qualcosa, a parte l'effetto placebo».

Facessero così, alla Clinica Santa Croce, non ci sarebbero problemi. «C'è una clinica antroposofica che propone trattamenti a base di vischio e altro ancora, ma loro fanno anche tutte le terapia normali e hanno lì dei veri oncologi, e su questo io non ho davvero nulla in contrario».