Sul tavolo di Edm sono giunte offerte di Aet (attuale fornitore), Repower e Axpo. Non è noto quale sarà scelta, ma ‘la situazione migliorerà sicuramente’
«Nei prossimi due anni le tariffe dell’elettricità caleranno di almeno 5 cts/kWh». Lo conferma a ‘laRegione’ Moreno Canonica, vicepresidente di Energia del Moesano (Edm), società anonima i cui azionisti sono tutti i Comuni di Mesolcina e Calanca. Infatti giovedì scorso vi è stata un’assemblea di Edm (erano presenti il 100% degli azionisti), durante la quale sono state presentate le varie offerte ricevute riguardo al prezzo futuro dell’energia. Ricordiamo che alcuni mesi fa Repower aveva manifestato il suo interesse a inserirsi in un mercato attualmente occupato dall’Azienda elettrica ticinese (con cui Edm ha un contratto sino a fine 2026), smuovendo per così dire le acque. E infatti, oltre a quelle di Repower e Aet, sul tavolo di Edm è giunta un’offerta anche da parte di Axpo. «Le offerte ricevute erano buone, ma una è stata ritenuta migliore delle altre», sottolinea Canonica, precisando che Edm comunicherà il nome del fornitore a cui si affiderà per il periodo 2027-2031 quando saranno stati informati tutti gli offerenti della sua decisione. In ogni caso «la situazione migliorerà sicuramente, con una tendenza al ribasso delle tariffe». Che è poi quello che auspicano evidentemente i Comuni – «che riceveranno un breve riassunto delle offerte ricevute, così da poterle confrontare» – e gli utenti finali.
Come noto, nel Moesano le tariffe elettriche sono tra le più alte della Svizzera italiana: nel 2023 vi è stato un aumento delle tariffe fino al 70% e anche quest’anno vi è stato un incremento. «Un po’ stiamo ancora pagando dazio a causa dei problemi avuti nel 2022, ma il futuro sarà sicuramente più roseo», assicura Canonica. In questo contesto lo scorso giugno il colosso energetico di Poschiavo Repower aveva quindi deciso di tentare di inserirsi in un mercato non di poco conto come quello del Moesano, presentando un’offerta allettante: diminuire le tariffe per il 2025 e 2026 di 5 cts/kWh (che corrisponde a circa sei milioni di franchi), poi fornire energia alla tariffa di circa 9 cts/kWh (calcolo basato prevalentemente sui loro costi di produzione) per ulteriori cinque anni e generare nuovi posti di lavoro nella regione. La condizione era però quella di non rinnovare il contratto per la fornitura di energia con l’Aet, che scade a fine 2026, e di poter entrare a far parte dell’azionariato di Edm. Edm che attualmente acquista energia da Aet, la quale viene poi venduta alle aziende di distribuzione della regione (comunali, intercomunali e Società elettrica sopracenerina) che la distribuiscono infine ai consumatori stabilendo autonomamente le tariffe. Aet ha da parte sua, come aveva già annunciato, pure presentato un’offerta, così come ha poi fatto anche Axpo. Offerte che sono quindi state valutate da Edm con l’obiettivo di trovare la migliore soluzione per l’utente finale per i prossimi anni. Soluzione che è dunque stata trovata, anche se non è ancora noto a quale fornitore si appoggerà. Quel che è certo è che nei prossimi due anni, come detto, le tariffe scenderanno effettivamente di almeno 5 cts/kWh: «La concorrenza ha sicuramente aiutato a ottenere migliori condizioni», rileva il vicepresidente di Edm. «In futuro potremo anche contare su prezzi costanti e su una buona valorizzazione dell’energia di concessione e di partecipazione».
Canonica – che è anche sindaco di Soazza – lo scorso giugno aveva anche auspicato compattezza fra i Comuni. Si trattava in altre parole di un appello a rimanere tutti con Edm. Infatti, «maggiore è il volume di consumo che si può mettere sul piatto in una trattativa, più vantaggiose saranno le condizioni che si ottengono», aveva dichiarato. Un appello che sembra essere stato recepito dalle autorità di Mesolcina e Calanca: «Durante l’assemblea tutti gli azionisti hanno approvato all’unanimità quanto fatto dal Cda ed è emersa la volontà da parte di tutti di continuare ad affidarsi a Edm per la gestione dell’energia nel Moesano. Ribadisco che è importante rimanere uniti. In caso contrario perderebbero tutti».
Una volontà di rimanere uniti che ci viene confermata dal sindaco di Mesocco (maggior azionista di Edm) Mattia Ciocco: «Siamo soddisfatti di quanto ci è stato presentato e abbiamo quindi rinnovato la fiducia in Edm, che da parte nostra non è mai stata in dubbio». Soddisfazione perché permette soprattutto di «assicurare ai cittadini che le tariffe in futuro saranno più vantaggiose, già a partire dal 2025». Da parte sua Samuele Censi, sindaco di Grono, conferma che «l’offerta di Repower ha sicuramente innescato una dinamica positiva che andrà a favore degli utenti finali». Inoltre, per la frazione di Grono, si prospetta «un’ulteriore riduzione delle tariffe grazie al riscatto da parte del Comune delle linee elettriche della Società elettrica sopracenerina (Ses) che saranno integrate in Media Mesolcina Energia», la quale serve già anche i comuni di Lostallo e Soazza, così come la frazione gronese di Leggia. Riscatto che entrerà in vigore nel 2025, dopo che, alla fine dello scorso anno, il Tribunale federale aveva respinto il ricorso della Ses.