Bel tempo e tanto pubblico in Bassa Mesolcina in occasione dei festeggiamenti per i 500 anni del Libero Stato precursore dell'attuale Canton Grigioni
Il bel tempo ha contributo al successo dei festeggiamenti per i 500 anni del Libero Stato delle Tre Leghe, organizzati a Roveredo e a San Vittore dall'1 al 4 agosto. Un fitto programma volto a sottolineare l'alleanza registrata nel 1524 tra la Lega Caddea, la Lega Grigia e la Lega delle Dieci Giurisdizioni, che creò uno Stato associato alla Confederazione con una propria Costituzione, precursore dell’attuale Canton Grigioni. “Il bel tempo, malgrado le elevate temperature, ha favorito lo svolgimento delle varie manifestazioni previste per questa ricorrenza – si felicita il comitato organizzatore in un comunicato stampa –. La presenza di pubblico, soprattutto nella giornata del Primo agosto è stata elevata e ha superato di gran lunga le più rosee aspettative degli organizzatori. Più di mille persone hanno presenziato ai vari eventi nei due comuni della Bassa Mesolcina”.
La cerimonia di San Vittore, a carattere prevalentemente religioso, è iniziata con la posa della targa commemorativa all’entrata del Museo del Moesano, presentata dalla sindaca Nicoletta Noi-Togni, in onore del Magistro Giovanni Antonio Viscardi. Numerose le autorità presenti a inizio mattinata, tra cui il presidente del Gran Consiglio Sepp Caluor e il consigliere di Stato Martin Bühler. La parte religiosa, officiata dal vescovo di Coira Joseph-Maria Bonnemain, è stata accompagnata dal Coro di Piuro che ha eseguito la Messa a quattro voci, opera di grande valore del maestro Vittore Veneziani, direttore del Coro della Scala di Milano che, rifugiatosi a Roveredo nel 1943 per sfuggire alla persecuzione razziale, l’aveva in quel periodo composta. Prima del pranzo, Martin Bühler ha ripercorso non solo il senso storico dei festeggiamenti dei 500 anni delle Tre Leghe ma soprattutto ha espresso sostegno e vicinanza del governo in ricordo dei tragici fatti recentemente avvenuti in Mesolcina.
I festeggiamenti sono poi ripresi in serata a Roveredo, dove si è svolta la parte più storica della ricorrenza, con un corteo al quale hanno partecipato anche diversi allievi delle scuole elementari di Roveredo e San Vittore. Prima di procedere alla rievocazione storica della firma del patto di alleanza delle Tre Leghe, è stata inaugurata la statua evocante il patto del 1524 realizzata dall’artista locale Giar Lunghi. La rievocazione storica che ne ha fatto seguito si è svolta con una rappresentazione teatrale alla quale hanno partecipato comparse e attori nei costumi di quell’epoca. Nel suo discorso, il presidente del governo retico Jon Domenic Parolini ha ribadito l’importanza dei festeggiamenti, ricordando e sottolineando i legami storici che da 500 anni caratterizzano i Grigioni.
Dopo la cena offerta alla popolazione, la serata è continuata con una presentazione da parte del concittadino Gionata Pieracci sul tema “È l’ora di dare valore alle nostre radici”. Pieracci ha ripercorso i fatti, le persone, le opere e gli oggetti che hanno caratterizzato la vita del comune di Roveredo dal 1500 al 1940. Al suo intervento ha fatto seguito il discorso del sindaco di Roveredo Gianpiero Raveglia che ha affrontato gli aspetti storici e culturali relativi a quel periodo.
Nei giorni successivi, nella zona del grotto Matafontana, i figuranti dell’associazione La Spada nella Rocca, nei loro caratteristici costumi d’epoca, hanno reso partecipe il pubblico con animazioni di vario tipo. I prossimi appuntamenti riguardanti i festeggiamenti dei 500 anni riprenderanno a inizio settembre e termineranno a fine ottobre e saranno caratterizzati da ulteriori sette conferenze storiche e da una giornata di festeggiamento nazionale dedicata dei Patriziati svizzeri.