Al momento non sono state effettuate evacuazioni di abitazioni né sono previste
In Mesolcina la meteo continua a essere tenuta sotto osservazione, e i terreni e flussi d'acqua sono monitorati. Al momento, come recita il bollettino dello Stato regionale di condotta, non sono state effettuate evacuazioni né sono previste. La viabilità della A13 è garantita e così anche della strada cantonale, per i residenti ed i mezzi di pronto intervento e lavoro. La strada rimane sempre chiusa tra Lostallo e Cama.
In Val Calanca, da stamattina, domenica 7 luglio, la strada forestale tra Cauco e Braggio è bloccata per circa 20 m. A Braggio si può accedere solo via teleferica. Acqua potabile, elettricità e approvvigionamenti sono disponibili ovunque.
Nel corso della notte si è verificata anche una piccola frana che ha raggiunto la strada cantonale a Mesocco in zona Valascia, la viabilità è stata però ripristinata in breve tempo.
A causa delle condizioni meteo avverse, il Grin Festival, che era in corso da venerdì 5 luglio a Roveredo, è stato annullato e le persone presenti sono state evacuate. «La giornata di venerdì si è svolta regolarmente, è andato tutto bene e c’è stata anche una bella affluenza. Eravamo al corrente che per il fine settimana erano previste precipitazioni, ma quando è stata diramata un’allerta meteo, di comune accordo con lo Stato maggiore abbiamo deciso di annullare il festival», spiega Nico Fibbioli, membro di comitato del festival. La manifestazione si tiene a Roveredo in zona Gardellina, in un prato situato ai piedi di una montagna piuttosto ripida e in caso di forti precipitazioni si formano diversi ruscelli che possono ingrossarsi.
L’evento è terminato sabato sera con l’ultimo concerto alle 17, i presenti, circa 400, sono stati informati riguardo al fatto che nella notte avrebbero potuto verificarsi dei disagi a causa delle forti piogge e così sono stati invitati a lasciare il posto. Molte persone avevano comunque già abbandonato la zona nel corso della giornata a causa delle condizioni meteo avverse. «Tutto si è svolto nella calma, perché avevamo il tempo. Questa notte c’era tanta acqua e il campeggio in effetti è ora allagato». Circa 150 persone, che avrebbero dovuto dormire in tenda e che non potevano rientrare a casa perché provenienti con mezzi pubblici o dall’estero, hanno quindi trascorso la notte nella palestra comunale e nel rifugio della Protezione civile.