Grigioni

Mesolcina, Coira c’è ma per ora non parla di credito quadro

Il governo ha confermato ai Comuni di voler coprire l’80% delle spese di ripristino forestale e di arginatura. In 220 edifici danni per 8-15 milioni

Sorte devastata
(Ti-Press)
2 luglio 2024
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Coira c’è per la Mesolcina ferita, ma sull’aiuto finanziario prevedibile è ancora presto pronunciarsi, a parte la garanzia giunta nelle ultime ore secondo cui per il ripristino forestale e di arginatura il Cantone coprirà l’80% dei costi previsti a carico dei Comuni toccati, con una percentuale destinata a salire qualora le opere proteggeranno tratti di strada cantonale. Questo il messaggio di fondo che il governo retico ha voluto trasmette sia ieri incontrando le autorità locali e visitando le rispettive zone colpite dall'alluvione del 21 giugno, sia durante l’odierna conferenza stampa mensile durante la quale ha fatto il punto sulle conseguenze e sui vari aiuti previsti. Conferenza che segue la visita dei consiglieri di Stato Marcus Caduff, direttore del Dipartimento economia pubblica e socialità, e Peter Peyer, direttore del Dipartimento giustizia, sicurezza e sanità. I quali non hanno voluto esprimersi sulla richiesta di un credito quadro formulata settimana scorsa dalla deputazione moesana in Gran Consiglio.

Indennità per lavoro ridotto e agricoltura

Lo strumento della compensazione per lavoro ridotto – spiega il governo – è generalmente disponibile per le aziende colpite. Anche la perdita di ore di lavoro dovuta a calamità naturali (frana di Sorte e chiusura delle strade) dà diritto ai dipendenti, in determinate circostanze, a un'indennità per lavoro ridotto. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web dell'Ufficio cantonale per l'industria, il commercio e il lavoro. Fino a ieri, 1° luglio, erano 18 le pre-richieste ricevute, sei delle quali sono state approvate. Colpita anche l'agricoltura, con circa cento ettari di terreno coltivabile e pascolabile devastati da fango e detriti. L'Ufficio per l'agricoltura e la geoinformazione ha informato per iscritto gli agricoltori: nell'anno contributivo 2024, i pagamenti diretti non saranno revocati, né saranno rifiutate richieste di contributi per le aree colpite. I danni ai terreni agricoli, alle colture o alle infrastrutture devono essere segnalati al Fondo assicurativo per le calamità naturali dei Grigioni. Quanto poi agli edifici privati danneggiati, subito si è attivata la macchina di segnalazione e verifica prevista nell’ambito dell'assicurazione fabbricati del Cantone Grigioni, obbligatoria. Finora sono stati segnalati 220 edifici danneggiati, con danni stimati fra gli 8 e i 15 milioni di franchi.


Ti-Press
Aurelia Berta, presidente degli agricoltori

‘Coperti all'80% e per il resto attendiamo dettagli’

Aurelia Berta, presidente della Società agricola del Moesano, esprime soddisfazione per l’incontro avuto con i due consiglieri di Stato. Interpellata dalla ‘Regione’ ricorda però anche che il Fondo assicurativo per le calamità naturali dei Grigioni copre fino all’80% del danno subito e che in teoria il rimanente 20 sarebbe a carico dei titolari dei terreni da bonificare. «C’è dunque il rischio di rimanere scoperti, sebbene vi sia un ulteriore fondo che potrebbe coprire la differenza. Al momento tuttavia non abbiamo dettagli o certezze in merito. Per ora, come categoria siamo stati rassicurati sul fatto che Coira sta eseguendo tutti gli approfondimenti del caso. Un punto da chiarire riguarda ad esempio la compensazione per la perdita di foraggio: non si sa ancora se sarà confermata o no, anche in base alle precedenti decisioni che hanno riguardato altre località colpite da calamità naturali, come Bondo e Brienz. Se ho ben capito, Coira vorrebbe evitare disparità di trattamento». I servizi cantonali sono a disposizione ed è stata coinvolta anche la Scuola agricola. Inoltre una serata informativa dovrebbe venire organizzata prossimamente: «Sarà l’occasione per portare impressioni e preoccupazioni», conclude Aurelia Berta.

‘A tutti un sostegno adeguato’

Infine i Comuni: il governo oltre a evidenziare la grande solidarietà dimostrata a favore delle località colpite, ricorda di aver inviato specialisti da vari uffici con l’obiettivo di sostenere le autorità locali nella gestione dei danni che interessano territorio e infrastrutture di ogni tipo. L'Ufficio foreste e pericoli naturali in particolare organizza i lavori di sgombero e ripristino rapido delle infrastrutture di protezione; inoltre sta valutando l'eventuale realizzazione di ulteriori misure di protezione. Diversi gli incarichi affidati a imprese private per l'analisi e il rilevamento approfonditi dell'evento. In definitiva il Consiglio di Stati si dice “intenzionato a garantire che tutte le persone colpite ricevano il sostegno necessario e adeguato”. Come detto, nessun accenno per contro alla richiesta formulata dalla deputazione moesana affinché il Cantone conceda un credito quadro per il ripristino delle zone toccate e che in tempi brevi si prenda in considerazione l'immediata necessità di stanziare ulteriori crediti straordinari per la messa in atto di un’efficace e aggiornata prevenzione di avvenimenti analoghi.


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Il sindaco Nicola Giudicetti

‘Si muove nei limiti legali, più in là si tireranno le somme’

Nicola Giudicetti, sindaco di Lostallo, il comune maggiormente colpito che conta 28 milioni di danni a infrastrutture pubbliche sparse tra fondovalle e montagna, evidenzia la propria soddisfazione per la reazione tempestiva di Coira e per il fatto che il Cantone ha dichiarato di voler coprire nell’ordine dell’80% i lavori di ripristino e messa in sicurezza boschivi e di arginatura. «Il governo si sta muovendo con i piedi di piombo, entro i limiti legali, e quanta spesa residua ricadrà poi sui nostri Comuni lo si saprà, con più chiarezza rispetto a oggi, una volta che saranno pronti i progetti e i preventivi di dettaglio. Il canale istituzionale con Coira è sempre aperto e a tempo debito si tratterà di capire in che modo potranno essere finanziate determinate spese non sopportabili dalle nostre casse, pena l'erosione del capitale e della liquidità. La quale, stando al governo, è comunque salva se si pensa alla possibilità di beneficiare di prestiti a tasso agevolato».

Suggerita un'assicurazione per le spese d'urgenza

Oltre a questi, anche altri fondi speciali del Cantone e della Confederazione, aiuti esterni, beneficenza, fondazioni attive a favore delle regioni di montagna: sono molti i possibili canali che potrebbero attivarsi nell’arco dei prossimi anni. Una voce di spesa a breve termine riguarderà anche i servizi di pronto intervento come pompieri, ambulanza, ricerche dispersi. «Una volta emesse le fatture, valuteremo il da farsi», rileva il sindaco: «A questo riguardo ho suggerito la creazione di un'apposita assicurazione per i Comuni, sullo stile di quella per gli incendi. Una volta pagata la franchigia, si affronterebbe più agevolmente la moltitudine di questioni aperte».


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Il sindaco di Grono Samuele Censi

Censi: ‘Remiamo tutti nella stessa direzione’

Samuele Censi, granconsigliere e sindaco di Grono, esprime soddisfazione: «Sebbene il governo evidenzi che non sia prassi concedere crediti quadro in situazioni di questo tipo, ha rassicurato i Comuni sugli obblighi di legge e sul proprio impegno a voler coprire eventuali spese che dovessero restare al netto di aiuti esterni, collette e beneficenza. L'incontro di ieri fra le autorità locali e i vari gruppi d'interesse con Peyer e Caduff è stato costruttivo. C'è fiducia, perché il governo sin dai primi giorni ha detto di voler esserci, e ora lo ha ribadito. Si nota chiaramente che stiamo remando tutti nella stessa direzione».


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Giovanni Polti, presidente dell’Associazione moesana arti e mestieri che riunisce 105 imprenditori

L'appello: attenti alle piccole aziende

Giovanni Polti, presidente dell'Associazione moesana arti e mestieri che rappresenta 105 imprenditori della regione, un terzo delle circa 300 ditte attive, rivolgendosi ai consiglieri di Stato ha ringraziato le autorità cantonali e ha chiesto di riservare un occhio di riguardo alle molte piccole aziende, spesso individuali, toccate: «Poiché non hanno accesso a determinati aiuti, rischiano di soffrire maggiormente rispetto alle attività più grandi che hanno le spalle un po’ più coperte». Un punto importante sono poi le vie di collegamento: «Purtroppo, e mi riferisco al settore turistico, non passa sufficientemente il messaggio che l’alta valle è comunque raggiungibile. A ogni modo lo sarà ancora di più con la riattivazione parziale dell’A13 prevista il 5 luglio».

Sorte, riaprire la strada cantonale solo con sistema di allerta

Intanto si guarda anche alla necessità di mettere in sicurezza quel che resta del piccolo abitato di Sorte toccato dalla frana di Molera: «Il ripristino della circolazione stradale potrebbe avvenire soltanto in presenza di un sistema di allerta in grado di segnalare i movimenti della montagna sovrastante. Ancora presto invece dire qualcosa sulla possibilità o meno di ricostruire le abitazioni distrutte». Dal profilo idrologico e geologico l’intenzione sarebbe quella di ripristinare il corso originario del riale, che aggirava a monte l’abitato. Molto dipenderà dall’esito delle perizie avviate dall’Ufficio cantonale delle foreste, volte a ricostruire l’accaduto in tutti i suoi dettagli e a verificare se le carte di pericolo siano ancora valide o se non si debba istituire una zona rossa totale con divieto di costruire alcunché, se non opere di premunizione a difesa della strada cantonale. Le case raggiunte dai detriti, ricordiamo, si trovavano in zona blu con obbligo di prevedere ripari.

Approvvigionamento e smaltimento acque

La grande quantità di materiale detritico viene al momento depositata temporaneamente in circa dieci punti. Per casi urgenti è disponibile per il deposito anche la discarica Orta nel riale Val Grono. Per il deposito definitivo di grandi quantità è stata svolta una valutazione delle ubicazioni. Per la variante migliore è in corso l'elaborazione di piani. L'impianto di depurazione di Lostallo è nuovamente in servizio con un sistema di depurazione puramente meccanico. La centrale di pompaggio delle acque di scarico distrutta a Sorte è nuovamente funzionante quale soluzione provvisoria con depurazione meccanica e immissione diretta nella Moesa. L'approvvigionamento di acqua potabile è pure nuovamente garantito.

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