A Lostallo si lavora senza sosta nel fango. Critica la situazione dell'autostrada, mentre si cercano ancora i tre dispersi
A Lostallo si percepisce chiaramente la situazione di crisi. Sulla tirata a sud del paese, in direzione di Sorte, la gente armeggia con le pale ai limiti delle proprietà private. Come svuotare il mare con un cucchiaio. Nella campagna allagata vi sono centinaia di tronchi e si scorgono tre vetture impantanate. Da un monovolume con targhe francesi escono come ragni due ragazzi a piedi nudi che cercano di recuperare il recuperabile. «A quanto pare si sono fermati a guardare un Super Puma che volava sulle loro teste, e gli è arrivata addosso l’ondata bloccandoli sul ciglio della strada», commenta il comandante della polizia William Kloter. Il tono è fra lo sconforto e il divertito. «Ma non ci faccia caso, sono in servizio da 27 ore consecutive e stamattina avrei dovuto partire in vacanza con la famiglia», confida sorseggiando un caffè al volo. «Ho diversi agenti in servizio continuato da 18 ore, sono esausti e io sono orgoglioso di quanto stanno facendo. Sa, gli effettivi sono quelli che sono. In situazioni normali riusciamo a gestire bene un evento, forse due, ma il terzo è di troppo. E qui di eventi tutti insieme ne sono capitati a decine in pochissimo tempo. Abbiamo chiesto e ottenuto i rinforzi dal Grigioni interno».
E poi c’è il grosso, grossissimo problema dell’autostrada bloccata a Soazza: un riale laterale ha ostruito il letto della Moesa che è uscita dagli argini erodendo 100-200 metri di carreggiata, minacciando anche la spalla nord del viadotto dove passa un cavo dell’alta tensione che serve la parte superiore della valle. Impossibile per il momento avvicinarsi a causa del livello ancora alto dell'acqua. «Stiamo lavorando per riaprire l’A13 almeno fino a Lostallo – spiega il direttore dell’Ufficio federale delle strade, regione sud, Marco Fioroni – e poi si cercherà di realizzare un collegamento locale per servire i residenti e fino a Mesocco». «Un disastro, proprio ora che il turismo torna a spostarsi in massa», evidenzia il comandante. L’A13 come via di transito nord-sud, e che spesso accoglie il transito quando il Gottardo è bloccato, «non riuscirà a sopportare la massa di veicoli. I cerotti provvisori sono due: togliere tutti i cantieri in corso e cortocircuitare nel modo più fluido possibile, lungo la cantonale, il tratto crollato. Per il cui ripristino ci vorranno diversi mesi».
Fra Lostallo e Sorte tre noti grotti se la devono vedere col fango. Uno risulta completamente invaso. Nei pressi del Grotto Centena, appena sotto montagna, le ruspe lavorano a ritmo incessante per liberare i riali ostruiti. «Già stasera il meteo cambierà ed è annunciata altra pioggia, dobbiamo essere pronti in vista di altro maltempo», specifica Kloter. Questo è l’obiettivo numero uno anche per il sindaco Nicola Giudicetti che incontrando i media alle ha fatto il punto della situazione su danni e sfollati. A Sorte, nella parte di nucleo sul lato destro della valle sommerso da 7’000 metri cubi di massi e detriti scesi dal riale Molera, gli sfollati sono sei; se ne contano 14 nelle altre tre frazioni del Comune. «Parlare in questo momento è difficile», dice in conferenza stampa. Il Molera ha spazzato via due abitazioni di residenti e una di vacanza, comprese la fermata dell’autopostale e una cabina elettrica. La corrente è saltata per diverse ore ed è tornata in mattinata, quanto meno a Lostallo paese», dove il cronista è ospite della cancelleria comunale messa gentilmente a disposizione. Danneggiato anche il depuratore, che si trova appena prima di Sorte; intatta invece, sull’altro lato della Moesa, la grande discarica che accoglie le ceneri del termovalorizzatore di Giubiasco.
Sempre a Lostallo – prosegue il sindaco – il bacino del riale San Giorgio, profondo 8 metri, si è riempito completamente e ha ceduto sforando verso sud dove sono rimaste allagate una ventina di proprietà. «Venerdì sera abbiamo aperto la palestra comunale per accogliere la gente sfollata e quella bloccata in autostrada. A Cabbiolo il riale di Mondan ha invaso la campagna, che come quella poco prima di Sorte si è trasformata in un gigantesco pantano. Dove c’erano vasti prati da fieno e pascolo, ora c’è desolazione. Nella parte a nord del paese il riale Riasch ha allagato metà delle abitazioni presenti. Intatta invece la frazione di Arabella. Il sindaco ribadisce: «Stiamo lavorando per mettere in sicurezza i riali ed evitare così altre conseguenze nei prossimi giorni, quando tornerà il maltempo. A Lostallo e Cabbiolo confidiamo che si possa tornare alla normalità entro sabato sera. Più complicato a Sorte, ci vorrà del tempo. Tanto tempo. E poi non sappiamo nulla dei dispersi. Speriamo di ritrovarli. E poi l’acqua: per alcuni giorni non sarà potabile».
Intenso l’impiego del Servizio ambulanza Moesano, le cui sirene hanno risuonato durante tutta la notte per servire le zone percorribili via strada: «Abbiamo aperte le palestre di Mesocco e Lostallo e messo a disposizione soccorritori e medici», spiega la direttrice: «A Lostallo i soccorritori sono stati portati in elicottero. Siamo in contatto con Spitex e case anziani per assicurare le cure ai pazienti a domicilio che lo richiedessero, vista l’impossibilità di raggiungere tutti. Si sta valutando di ricoverare chi ne ha bisogno». Insieme al Sam, tutti i pompieri del Corpo comandano da Giovanni Cadlini sono stati chiamati in servizio per fare il possibile insieme alle imprese edili che dispongono di ruspe. La Protezione civile sarà coinvolta nelle prossime ore.