In manette un trentenne e due sedicenni per una serie di colpi messi a segno tra Roveredo e Cama
Tre persone sono finite agli arresti fra martedì 14 novembre e mercoledì 15 novembre, al termine di un'operazione congiunta di Polizia cantonale grigionese e Polizia cantonale ticinese. Il terzetto finito in manette ha confessato di aver commesso diversi furti senza scasso in Mesolcina la settimana precedente.
I tre – un trentenne algerino e due sedicenni, uno siriano e l'altro pure algerino – avevano raggiunto la Mesolcina con i mezzi pubblici. A Roveredo due di loro hanno poi messo a segno nove furti in veicoli aperti e un furto senza scasso in un'abitazione. Il terzo ha invece raggiunto Cama rovistando poi in due vetture. La refurtiva, composta principalmente da denaro contante, telefoni cellulari e altri oggetti di valore e indumenti, ammonta a più di 8'000 franchi. A seguito delle indagini intraprese dalla Polizia cantonale dei Grigioni, con il supporto della Polizia cantonale ticinese è poi scattata una perquisizione domiciliare al centro asilanti di Balerna. Operazione che ha permesso di recuperare parte della refurtiva proveniente dai reati commessi tra Roveredo e Cama. I tre imputati devono rispondere di questi reati alla Procura pubblica e alla Procura pubblica minorile.
In tutti questi furti è emerso il fatto che nessuno dei veicoli presi di mira era chiuso a chiave.
I veicoli, raccomanda pertanto la Polizia cantonale grigionese, devono essere assicurati contro l'utilizzo non autorizzato da parte di terze persone; devono quindi essere chiusi a chiave. Non lasciare oggetti di valore, computer, telefoni cellulari, carte di credito o denaro visibili all'interno delle vetture. In caso di furto, per garantire la protezione delle prove e delle tracce, il veicolo deve essere lasciato intatto fino all'arrivo della polizia. Persone o constatazioni sospette vanno segnalate il prima possibile alla polizia chiamando il 117.