Il Municipio non intende ricorrere contro la decisione del Tram che ha giudicato non conforme la procedura del voto dello scorso 28 novembre
Il Municipio di Calanca non intende ricorrere contro la recente decisione del Tribunale amministrativo cantonale, che ha decretato invalide le elezioni comunali dello scorso novembre. Si va dunque verso nuove elezioni, pur se l'Esecutivo (i cui membri rimarrebbero in carica fino alla nuova tornata elettorale) prenderà una decisione definitiva dopo aver consultato i propri rappresentanti legali. «La nostra idea è di non ricorrere, perché comporterebbe costi ed energie che preferiamo investire per i progetti del nostro Comune», dice a ‘laRegione’ la sindaca Dorothea Rigonalli-Buchs, entrata in carica lo scorso 1° gennaio.
Chiamato in causa da due cittadini dopo le elezioni svoltesi quattro mesi fa, il Tribunale, ricordiamo, ha dato ragione ai ricorrenti, stabilendo che le candidature per sindaco, Municipio e Commissione di gestione e revisione dovevano essere inoltrate in anticipo alla cancelleria comunale, e che non era dunque possibile proporsi quale candidato la sera stessa dell'assemblea comunale, come invece avvenuto ad Arvigo lo scorso 28 novembre. Oggetto del contendere davanti alla prima camera presieduta da Pierluigi Paganini era la norma dello statuto comunale che prevede che le candidature debbano essere inoltrate per iscritto con almeno tre settimane di anticipo. Norma da interpretare in senso perentorio, secondo i giudici. Il Tribunale è infatti giunto alla conclusione che la lettura preferibile della disposizione sul termine per l’inoltro delle candidature è di considerare tale termine inderogabile, precludendo quindi la possibilità per i cittadini di candidarsi liberamente in assemblea, come invece era l’interpretazione data dal Governo cantonale in sede di approvazione dello Statuto comunale e che l'Esecutivo di Calanca ha seguito, ritenendola più conforme e rispettosa della più ampia partecipazione di tutti i cittadini alle elezioni comunali.