Philippe Sundermann si è presentato oggi a Roveredo invitando chi ha progetti imprenditoriali a farsi avanti
Un punto di riferimento e di contatto per le piccole e medie imprese e i Comuni. La Regione Moesa ha presentato il suo manager regionale, la nuova figura chiave per lo sviluppo locale. Si tratta di Philippe Sundermann, 43 anni nato in Germania e cresciuto nel Locarnese, residente ora nel Moesano dopo tre anni quale responsabile marketing dell’Hockey club Davos. «Se avete progetti imprenditoriali fatevi avanti e prendete contatto con noi. Siamo volentieri a disposizione per discutere, ascoltare e partecipare a idee che possano portare un valore aggiunto alla regione e in particolare anche all’insediamento d'infrastrutture che possano generare posti di lavoro e promuovere il turismo». È l’appello lanciato ieri durante un incontro con i media a Roveredo. Un invito al dialogo dunque per favorire progetti «sempre nell’interesse dal canton Grigioni e in particolare dei Comuni della Mesolcina e della Calanca», ha precisato. Lo scopo di questa figura è di dirigere e accompagnare progetti che possano portare vantaggio economico e nuovi posti di lavoro. Nel quadro della nuova politica regionale, la Confederazione intende rafforzare la competitività dell’economia d’esportazione grigionese e favorire uno sviluppo sostenibile dal profilo economico, sociale ed ecologico. Per il periodo 2020-2023 il programma cantonale per la nuova politica regionale ha quali obiettivi strategici il rafforzamento a livello cantonale della competitività dei settori chiave orientati all’esportazione (turismo, industria, formazione e sanità); l’attivazione di attori regionali e locali, come la valorizzazione supplementare di potenziali specifici nelle regioni.
La figura del manager non è però l’unica novità all’interno della Regione Moesa, nata nel 2016 subentrando alle vecchie corporazioni regionale “Regione Mesolcina” e “Organizzazione Regionale della Calanca”. La nuova struttura ha infatti visto crescere in questi primi cinque anni di attività in maniera importante i vari compiti e competenze inglobando sempre più dipartimenti. Dallo scorso gennaio i dodici Comuni politici hanno conferito mandato alla Regione Moesa per la gestione del servizio dell’Ufficio del registro fondiario diretto da Ursula Elsener. Novità anche all’ufficio esecuzioni e fallimenti, dove dallo scorso giugno è stato assunto Dario Luisoli. Questi nuovi responsabili dei dipartimenti vanno ad aggiungersi a Giorgia Vanoni, responsabile dallo scorso autunno dell’Ufficio dei curatori professionali e a Rita Daldini, responsabile dell’Ufficio stato civile.
Nel corso di questi cinque anni di attività, la Regione Moesa si è adoperata per sviluppare e attuare diversi concetti regionali, che sono stati presentati in conferenza stampa dal presidente Christian De Tann (sindaco di Mesocco) e dal vice Graziano Zanardi (sindaco di Rossa). Tra questi vi è l’elaborazione del documento di ‘progetto territoriale regionale’ che contempla gli obiettivi cruciali con le strategie e le misure per il loro raggiungimento; la creazione del portale regionemoesa.ch, la sottoscrizione dei mandati di prestazioni con i Comuni per: il finanziamento del centro giovanile del Moesano che riaprirà i battenti domani nella sua sede di Roveredo, l’insegnamento della musica, la gestione della biblioteca regionale di Soazza e la cura e l’assistenza a domicilio. Ha inoltre creato la Commissione sanitaria, ha dato il suo sostegno al parco regionale ‘Parco Val Calanca’, si sta occupando dell’ampliamento dell’infrastruttura della rete a banda ultra larga, ha presentato uno studio di fattibilità per il centro sportivo regionale. Inoltre, in collaborazione con l’ufficio cantonale della formazione è stato ora organizzato il corso per formatori di apprendisti in azienda, che si terrà nel mese di ottobre a Roveredo, per info: www.ibw.ch.
Il capo dello Stato maggiore di condotta della Regione Moesa Moreno Monticelli, facendo il punto sull’andamento della pandemia ha fatto presente che attualmente si rilevano 15 casi attivi di Covid-19 nella regione, la maggior parte in età scolastica. Quanto allo stato delle vaccinazioni, a ieri erano state somministrate 9’565 dosi di vaccino, il 53% della popolazione della regione ha ricevuto un ciclo completo di vaccinazione (dato che include solo i vaccinati nel centro regionale). Le fasce d’età meno vaccinate sono quella tra i 20 e 29 anni e tra i 30 e i 39 anni con il 40%, mentre quella dai 70 ai 79 anni è la fascia più vaccinata (74%). Monticelli ha fatto presente che l’età media delle persone contagiate è scesa negli ultimi giorni e le scuole comunali di Roveredo sono attualmente confrontate con la quarantena per una sezione di scuola dell’infanzia e per due classi delle elementari.
Da domani il centro di vaccinazione del Moesano si trasferirà al centro di protezione civile di Grono (via centro sportivo 38), dove venerdì 3 settembre verrà ripetuta la possibilità di vaccinarsi senza appuntamento (dalle 18.30 alle 20.30), come già fatto qualche giorno fa, quando si erano presentate circa 40 persone.