Al voto in Consiglio comunale il credito per progettare la riqualifica dell'area dell'ex stazione ferroviaria
Far ridiventare “la Stazión” il fulcro principale del paese, come lo è stata per 65 anni. È questo l'obiettivo del Municipio di Mesocco, che in occasione della prossima seduta di Legislativo sottopone una richiesta di credito di 120mila franchi per la progettazione definitiva di questo comparto. L'obiettivo è un restyling completo dell’intera area dell'ex stazione della ferrovia Bellinzona-Mesocco (poi Ferrovia Retica) convertendo l’utilizzo degli stabili già presenti e cercando di rispettarne la valenza storico-architettonica. La zona di interesse pubblico Stazione, spiega l'Esecutivo nel messaggio, dev'essere concepita come un'area attiva e pulsante più ampia, comprendente le vicine case storiche di Piázza, l’archivio a Marca, le case a Marca, la casa di Circolo e la futura farmacia/centro medico. Sulla concretizzazione del progetto l'ultima parola l'avrà la popolazione alle urne.
Gli stabili della ferrovia risalgono al 1906. Fino alla cessazione del traffico viaggiatori, avvenuto nel 1972, “la Stazión” era il vero e proprio centro dell’attività economica e sociale del villaggio mesolcinese. In seguito la progressiva riduzione delle attività ha portato l’area a diventare sempre meno significativa per la vita socio-economica di Mesocco, spingendo il Comune a intavolare le trattative per entrarne in possesso. Nel 1987 l'assemblea comunale stanziò 375mila franchi per acquistare dalla Ferrovia Retica Sa l’intera proprietà. Il Municipio ricorda che nel 2009 l’area è stata interessata dalla costruzione dei magazzini comunali, dei pompieri e i locali per l’ambulanza e, nel 2018, della rimessa per le autopostali della Trasporti pubblici del Moesano Sa. Tali interventi "hanno ridato parzialmente vita alla zona", e "non hanno volutamente inciso sulla sostanza costruttiva presente".
Il tema della riqualifica completa dell’area e della ridestinazione degli spazi è stato al centro di un concorso di architettura nel 2008, focalizzato in quel preciso momento per rispondere alle esigenze del nuovo magazzino comunale e degli altri stabili per servizi. La rivitalizzazione della zona, aggiunge l'Esecutivo, si è invece arenata per motivi più che altro di natura finanziaria. Il concorso stesso prevedeva, per la seconda tappa: una sala multiuso/palestra, i locali della protezione civile e il magazzino forestale, e per la terza tappa l’amministrazione comunale e degli spazi commerciali privati, creando una nuova piazza. Dopo richieste puntuali da parte di privati nel corso degli ultimi anni (poi rivelatesi prive di sostanza) "ora l’idea del Municipio è quella di prendere in mano la situazione e dare una spinta concreta per sviluppare un’area che da ormai quasi 50 anni sta attendendo, invecchiando, una riqualifica". Nel comparto si prevede l'inserimento di uffici e sale per l'amministrazione comunale, un café o negozio con prodotti locali, un ostello o una struttura ricettiva e una sala convegni per appuntamenti culturali e settimane di studio.
Viene poi avanzata una seconda richiesta di credito (di 65mila franchi) necessari per l'accompagnamento e l’affinamento del progetto, in particolare per la creazione di un concetto di finanziamento e di gestione degli aspetti non strettamente legati alla gestione comunale. L'idea è che una Fondazione possa occuparsi del finanziamento tramite raccolta fondi e della futura gestione degli elementi culturali, ricettivi e storici del progetto e, non da ultimo, della possibile riqualifica/adattamento dell’attuale casa comunale, la quale potrebbe diventare parte del concetto quale futura struttura ricettiva. Un concetto che in ottica futura potrebbe essere esteso ad altri stabili dismessi per la creazione di una sorta di albergo diffuso.
A esprimersi sarà come detto innanzitutto il Consiglio comunale in occasione della prossima seduta che si terrà il 27 agosto nella sala spettacoli di Mesocco. A tal proposito il Municipio fa notare che "grazie alle infrastrutture tecniche presenti e agli ampi spazi" il luogo è particolarmente idoneo. Non è dunque escluso che le sedute di Cc vengano svolte qui anche in futuro, indipendentemente dalle misure legate al Covid-19.