Secondo il sindacato ‘il servizio pubblico rappresenta un investimento per la collettività e non una spesa da eliminare’
"Tagliare i costi con l’ascia e senza criteri non aiuterà certo i conti della Città di Bellinzona che, in ogni caso, dovrà garantire i servizi alla popolazione". Dopo il Vpod, anche il sindacato Ocst prende posizione sulle proposte di emendamento al Preventivo 2025 – che sarà trattato dal Consiglio comunale nella seduta di domani, 4 febbraio – con le quali Plr, Centro, Lega e Udc chiedono in sostanza di ridurre i dipendenti comunali per contenere la spesa. Lo fa "esprimendo forte preoccupazione" e sottolineando che "il servizio pubblico rappresenta un investimento per la collettività e non una spesa da eliminare". L’Ocst invita dunque "l’amministrazione comunale e i partiti a rivedere queste scelte e ad avviare un confronto serio con le parti sociali per individuare soluzioni più equilibrate e sostenibili".
In generale il sindacato ritiene che "le misure di risparmio, se necessarie, vanno decise in modo oculato e sulla base di un progetto di lungo termine che possa garantire condizioni di lavoro adeguate per il personale e i servizi alla cittadinanza". Gli emendamenti presentati, invece, "puntano a una drastica riduzione delle assunzioni". Ricordiamo che in due casi si propone di sostituire solo la metà dei partenti e in un altro di sospendere tutte le assunzioni. "Partire dal presupposto che in ciascun settore nel quale avviene un pensionamento ci sia necessariamente un esubero è certamente fuorviante e poco rispettoso del lavoro degli impiegati comunali sottoposto al Rod, ma anche degli enti autonomi", si legge nel comunicato diffuso dall'Ocst.