Bellinzonese

Fuoco nei magazzini comunali di Bellinzona: timori per l’amianto

L’incendio, scoppiato stamane alle 7 e domato dai pompieri, sta alimentando preoccupazioni tra i confinanti. Coinvolta una ditta specializzata

La colonna di fumo levatasi in cielo
2 gennaio 2025
|

Trambusto questa mattina nel quartiere Vela di Bellinzona a causa di un principio d’incendio sviluppatosi verso le 7 negli storici magazzini comunali situati in via Pietro da Marliano. Dopo l’allarme lanciato da un privato confinante, attivatosi fra l’altro con la canna dell’acqua del proprio giardino nel tentativo di contenere l’avanzata delle fiamme, ha poi permesso di limitare i danni il successivo intervento dei pompieri la cui centrale si trova nelle immediate vicinanze. Danni che altrimenti avrebbero potuto risultare assai maggiori e devastanti per il vecchio complesso sottoposto a vincolo di protezione.

‘Nessun pericolo per le persone’

La Polizia scientifica ha subito avviato la ricerca della possibile causa: interessata la rimessa che ospitava un veicolo tecnico elettrico. A ogni modo non vi sono stati feriti o intossicati. Tuttavia nel vicinato sta montando la preoccupazione a causa della struttura del tetto costituita da vecchie lastre ondulate di fribrocemento. «Lastre che contengono amianto, perciò sono subito stati coinvolti i serviti cantonali competenti e la ditta Belfor specializzata in operazioni di ripristino post sinistri», ci spiega il municipale Vito Lo Russo, capodicastero Anziani e ambiente. Il forte calore sprigionato ha frantumato una porzione di tetto e alcune schegge di fribrocemento sono finite in una proprietà vicina; nel frattempo sono state recuperate. I timori dei vicini riguardano in particolare la polvere sprigionata dalle lastre rovinate dalle fiamme e rotte: se inalata può rappresentare un pericolo per la salute delle persone. «A questo riguardo i tecnici di Belfor hanno rigorosamente seguito le procedure previste e fra oggi e domani faranno tutto il necessario per ripulire le superfici, recuperare e smaltire i residui e la polvere e ricoprire con appositi teli la parte di tetto danneggiata», conclude Lo Russo. Si tratterà poi di capire quale tipo di ripristino si renderà necessario. In una nota stampa diffusa in serata il Municipio si dice “attento alle comprensibili preoccupazioni del vicinato”: assicurando che “la situazione è da considerarsi sotto controllo” aggiunge che “non vi sono pericoli per la salute delle persone”.

Struttura ‘fatiscente’: sarà risanata

Sullo stato “fatiscente e precario” dei magazzini aveva fra l'altro chiesto delucidazioni al Municipio, lo scorsa primavera, una preoccupata interpellanza del Movimento per il socialismo in Consiglio comunale. Senza esporre dettagli su costi e tempistiche, l'esecutivo rispondendo si era limitato a dire che è in effetti previsto un risanamento della struttura e che, contrariamente alle prime intenzioni, i magazzini non saranno più trasferiti all'ex Birreria di Carasso dov'è in funzione il nuovo ecocentro e dove troveranno casa la nuova caserma dei pompieri e forse anche la Protezione civile e/o la Croce Verde.

Leggi anche: