Il Plr non risparmia critiche e invita in particolare il Municipio a fare di tutto per mantenere nel borgo la sede del servizio che promuove la lettura
Si sollecita il Municipio ad “adoperarsi con decisione per mantenere la Bibliomedia nel nostro comune, trovando soluzioni che ne garantiscano la continuità. Se ciò non fosse possibile, sarà fondamentale prevedere spazi adeguati per una biblioteca comunale o scolastica all’interno del nuovo centro educativo, in linea con gli standard che un investimento di questa portata richiede”. Con una presa di posizione, il Partito liberale radicale sottolinea con fermezza la necessità che la sede della Bibliomedia – una delle tre in Svizzera – rimanga a Biasca. Ciò che, stando alle comunicazioni ufficiali del Municipio, è in effetti previsto nell'ambito della terza fase (con orizzonte 2030) del progetto per i nuovi contenuti scolastici nella zona in Bosciorina, tramite l'edificazione di un nuovo stabile da 7 milioni di franchi, visto che l'attuale edificio sarà occupato dalla futura Scuola dell'infanzia.
Tuttavia, le finanze comunali non possono sopportare autonomamente tale investimento, come ancora ribadito recentemente al nostro giornale dal vicesindaco e capodicastero Cultura, Roberto Cefis, il quale, pur evidenziando la volontà del Municipio di mantenere la sede, ha infatti indicato l'esigenza di trovare dei contributi esterni. La prospettiva di non avere più il servizio a Biasca – che organizza eventi, conferenze e che con le sue ampie collezioni di libri promuove la lettura e sostiene le scuole, così come le biblioteche pubbliche – “rappresenta una grave perdita per il territorio – scrive il Plr –, non solo in termini di prestigio, ma soprattutto per le opportunità formative e culturali che questa istituzione offre ai cittadini di tutte le età”. Se la malaugurata ipotesi di vedere partire la Bibliomedia dovesse concretizzarsi, si ritiene poi “inaccettabile” che il nuovo comparto intergenerazionale in Bosciorina (per un costo complessivo di 80 milioni di franchi se si considera anche la prevista edificazione della nuova casa anziani) sia stato progettato con una biblioteca scolastica limitata a soli 40 metri quadrati.
Ma la presa di posizione dei liberali radicali si spinge oltre la Bibliomedia: parlando di assenza “di una visione culturale chiara”, nonostante l'esplicita richiesta di una mozione e i 5 milioni di investimenti per la ristrutturazione di Casa Cavalier Pellanda e dell'Auditorium, il Plr sottolinea come ancora manchi “un progetto coerente che definisca la loro funzione e identità nel panorama culturale del nostro borgo”. “Associazioni attive come il Circolo Cultura Biasca, il Festival con le ali, Bibliomedia stessa e altri enti locali rappresentano un patrimonio di idee ed esperienze prezioso che il Municipio dovrebbe valorizzare con urgenza. Le competenze necessarie per sviluppare una strategia culturale – conclude il Plr invitando tutti gli attori a un dialogo costruttivo – sono già presenti: abbiamo una commissione cultura e professionisti pronti a mettere a disposizione idee innovative e praticabili”.