Bellinzonese

Serravalle, passi avanti per la zona artigianale comunale

Si intende offrire una risposta alla domanda di sedimi per l’esercizio di attività artigianali. Chiesto il credito per l'acquisto dei terreni

In sintesi:
  • Il Municipio ha chiesto un credito di 480mila franchi
  • L’indice di occupazione massimo del complesso della zona non dovrà oltrepassare il 50%.
Consiglio comunale chiamato ad esprimersi il prossimo 17 dicembre
(Ti-Press)
1 dicembre 2024
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Un tema al centro dell’attenzione della politica comunale da oltre 40 anni, che sembra ora sbloccarsi con la richiesta del Municipo di Serravalle del credito, pari a 480mila franchi, per l’acquisto dei terreni necessari per lo sviluppo del progetto. Si tratta della Zona artigianale d’interesse comunale (denominata Zaic), prevista su una porzione di terreno di 20mila metri quadrati in località Bulastro, frazione di Malvaglia, all’entrata del comune bleniese giungendo da Biasca, accanto alla strada cantonale.

Dopo decenni di inghippi legislativi, trattative e ricorsi (una prima proposta era stata addirittura presentata nel 1980 dall’allora Comune di Malvaglia), nel corso del 2023 è stato trovato l’accordo con i privati per l’acquisto dei fondi, ritenuto che il Municipio persiste sulla necessità di una zona artigianale per sostenere lo sviluppo economico del Comune (non da meno anche la sistemazione in modo decoroso dell’entrata sud del paese), considerato che negli ultimi decenni sono stati numerosi i concittadini che hanno dovuto insediarsi fuori comune per dar avvio o proseguire con le loro attività. Diversi sono pure gli artigiani che sono ancora attivi all’interno della zona edificabile, con ripercussioni negative tanto per la loro attività quanto per il vicinato.

Dal profilo edificatorio, si intende permettere la costruzione di edifici a carattere artigianale poco molesto (con altezza massima di 10 metri) e depositi a cielo aperto per il materiale necessario all’attività dell’azienda, a condizione che gli stessi siano mantenuti in stato decoroso e ordinato. L’indice di occupazione massimo del complesso della zona non dovrà oltrepassare il 50%.

Se in occasione della seduta del 17 dicembre il Consiglio comunale darà il suo via libera, il Municipio avvierà trattative con gli affittuari attualmente presenti all’interno della Zaic. Nel frattempo, viene spiegato nel messaggio, si è già attivato con gli studi di ingegneria Gianora e Baumer per una valutazione geologica e un aggiornamento dei costi di urbanizzazione del comparto. Parallelamente, con l’aiuto dell’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Valli, l’Esecutivo informa di essersi attivato per avviare il processo di analisi del fabbisogno e identificare i potenziali interessati a occupare la zona. Una volta definito il quadro completo, si intende poi sottoporre al Legislativo la necessaria richiesta di credito per la fase realizzativa, compreso il relativo regolamento di applicazione.