Massimiliano Ay e Alessandro Lucchini (Unità di sinistra) con un’interrogazione chiedono lumi al Municipio, anche alla luce del conflitto in Palestina
"Come mai – nonostante la guerra in Ucraina non sia terminata e nonostante sia scoppiata un'altra guerra (se possibile ancora più sanguinosa e dai tratti genocidari) in Palestina – il Municipio ha ritenuto di dover togliere la bandiera della pace? Quando è stata tolta esattamente?". Si tratta delle prime due domande esposte nell'interrogazione presentata dai consiglieri comunali di Bellinzona Massimiliano Ay e Alessandro Lucchini (Unità di sinistra), che chiedono quindi, alla luce del conflitto israelo-palestinese, se non si il caso di esporla nuovamente "per rivendicare il cessate a fuoco".
Nel testo fanno notare che l'esecutivo turrito aveva esposto la bandiera della pace sui pennoni ufficiali di Palazzo Civico nel febbraio 2022, con l'acuirsi del conflitto militare in Ucraina. E che dal mese di ottobre 2023 è "iniziata una nuova fase della guerra di sterminio contro il popolo palestinese a opera dell'Entità sionista", rilevano Ay e Lucchini. "E mentre tutto questo succede, e la stessa Città di Bellinzona è stata la sede di numerose e imponenti manifestazioni di solidarietà al processo di liberazione nazionale palestinese, ecco che in sordina da Palazzo Civico scompare la bandiera della pace rivendicata da una risoluzione approvata dal nostro consesso". In questo contesto chiedono all'esecutivo se non sia opportuno esporre di nuovo la bandiera, anche per "evitare che qualcuno pensi a un approccio dei ‘due pesi e due misure’".
I due consiglieri comunali del Partito Comunista segnalano inoltre che tutti gli editoriali (a firma del sindaco Mario Branda) apparsi sui numeri del 2022 della rivista ufficiale della Città ‘Bellinzona Informa’ sono stati adornati dai colori nazionali ucraini, ovvero blu e giallo. "Una combinazione grafica che sparisce di colpo poi a partire dal 2023". Domandano quindi se "quest'altro gesto simbolico di solidarietà all'Ucraina sarà ripetuto anche coi colori nazionali palestinesi" e "se non fosse il caso, perché". Rilevano poi come durante la seduta del Consiglio comunale del 14 marzo 2022 il sindaco abbia dichiarato che "il Municipio non ha aspettato la risoluzione del legislativo per attivarsi in relazione al conflitto in Ucraina, citando la disponibilità ad attivarsi in ambito umanitario". Presumono quindi "che ciò sia il caso anche con la catastrofe umanitaria in Palestina". Di conseguenza chiedono all'esecutivo che tipo di sostegno intende offrire "a favore del popolo palestinese". Non da ultimo domandano anche "per quanto tempo è stata esposta la bandiera della pace in occasione dell'invasione statunitense dell'Iraq nel 2003".