Lucio Massafra figura fra gli 80 premiati a Napoli dalla nuova guida internazionale dedicata al settore
C’è anche un po’ di Ticino fra i premiati dalla nuova ‘Guida chef di pizza stellato’ apparsa quest’anno sulla scena esercentesca italiana e internazionale con l’obiettivo di scovare e indicare al grande pubblico le eccellenze di una fra le prelibatezze più amate al mondo. Alla cerimonia tenutasi il 25 novembre a Sant’Antonio Abate, poco a sud di Napoli, fra l’ottantina di premiati provenienti da varie nazioni c’era anche il giubiaschese Lucio Massafra, pizzaiolo e gerente insieme ad Alessandra Ventre del ristorante Varano di Bellinzona. «Abbiamo aperto quest'anno a maggio – ci spiega – e poco dopo abbiamo ricevuto la visita degli ispettori della guida, i quali hanno valutato la pizza, il ristorante, il servizio e l'accoglienza, il tutto ovviamente in incognito come prevede il regolamento. Qualche tempo dopo ho ricevuto la telefonata nella quale sono stato informato e invitato alla cerimonia, durante la quale ho conquistato la mia prima stella». Grande la soddisfazione: «È un’emozione per me e un grande onore aver raggiunto questo traguardo».
La stella va ad aggiungersi ad altri exploit di Lucio Massafra: l’anno scorso si è aggiudicato la medaglia di bronzo al campionato mondiale della pizza piccante; nel 2022 si era classificato come migliore svizzero ai mondiali tenutisi a Parma; mentre nel 2018 a Disentis aveva vinto la Pizza Master Cup; in precedenza si era classificato decimo al mondiale 2009 e quinto a quello del 2013.
La stella ha una validità annuale, nel caso specifico per tutto il 2025. Ideata da Vincenzo Varlese, pluricampione del mondo per la pizza napoletana, la guida è nata per celebrare il talento dei pizzaioli e la loro arte, portando orgoglio a coloro che hanno scelto di dedicare la propria vita alla cosiddetta ‘arte bianca’. Nel presentare in luglio l’iniziativa, Varlese aveva puntualizzato che «la stella non si acquista, si riceve esclusivamente per merito. Così facendo si permette ai pizzaioli stellati di far parte di un’élite di professionisti del mondo della pizza». In definitiva, aveva aggiunto, come esiste una Guida Michelin per i ristoranti che rappresentano un simbolo di eccellenza culinaria, così anche i pizzaioli con i loro relativi ristoranti «meritano di essere premiati attraverso un riconoscimento ufficiale».