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Bus al centro e fermi tutti, un po’ più di sicurezza a Galbisio

Bambini e pericoli sulla strada cantonale: la Polizia comunale di Bellinzona ha trasmesso nuove disposizioni alle aziende del trasporto pubblico

Una delle strettoie lungo la cantonale, gestita con semaforo quando transitano i bus
(laRegione)
13 novembre 2024
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Passo avanti nell’annosa questione della sicurezza stradale sulla cantonale di Galbisio, un vero budello specialmente nelle ore di punta quando i veicoli faticano a incrociarsi a causa del ridotto calibro della carreggiata. Un problema acuitosi, ricordiamo, da quando nell’estate 2022 sull’altra sponda del fiume Ticino il Cantone ha introdotto il ‘famigerato’ semaforo all’incrocio fra le vie San Gottardo, Vallone e Pantera con l’intento di accrescere la sicurezza in quel punto e ridurre il numero d’incidenti. Il risultato è stato subito molto criticato, perché l’impianto semaforico ha creato ulteriori rallentamenti lungo l’intera arteria di penetrazione nord di Bellinzona. Con la conseguenza che molti conducenti da allora preferiscono circolare sulla sponda destra, in via Galbisio, dove la situazione non è però tanto migliore a livello di fluidità.

E infatti nelle scorse settimane qualche domiciliato ha inviato alla Polizia comunale di Bellinzona dei video che ritraggono l’arrivo e la sosta degli autopostali e l’attraversamento della strada, una volta scesi, degli allievi diretti nella sovrastante zona abitata. In un caso si vede un motociclista superare la coda di veicoli formatasi dietro il bus ed evitare solo per un soffio di travolgere un bambino. Presa la cosa sul serio, la Polizia comunale di Bellinzona ha eseguito un sopralluogo e nel giro di pochi giorni ha adottato dei provvedimenti trasmettendoli ad AutoPostale e alle Autolinee bleniesi che servono la tratta 222. Lo stesso dovrebbe valere per le ditte private che assicurano il trasporto scolastico.

Impedire il sorpasso durante la sosta

Questa l’indicazione riguardante la fermata Parco giochi in direzione nord: “Da subito, arrivati alla fermata, i conducenti degli autopostali devono posizionarli al centro della carreggiata e con il retro a livello del paletto situato sulla loro sinistra, così da impedire che auto e moto da dietro possano effettuare manovre di sorpasso”. Inoltre le corse per il trasporto degli scolari “per ragioni di sicurezza devono far scendere gli allievi dalla porta anteriore”. Chiude la nota interna un appello a fare il possibile affinché sia garantita la massima sicurezza nel carico e scarico dell’utenza. «In aggiunta a queste due misure – ci spiega il comandante della Polcom, Fabrizio Martinella – gli autopostali devono rimanere in sosta fintanto che tutti i passeggeri scesi hanno finito di attraversare». Il tempo dirà se le novità saranno accolte positivamente a Galbisio, forse meno fra gli altri conducenti che nel nome di un’accresciuta sicurezza non possono più superare il bus fermo (i motociclisti sembrano comunque ancora in grado di farlo).

Chiesti i pattugliatori: ‘Prima valutiamo i benefici delle nuove misure’

Dal quartiere una utente del trasporto pubblico ci segnala comunque la difficoltà ad attraversare per poter prendere il bus, visto che manca un passaggio pedonale e molto spesso i conducenti sfrecciano incuranti. Peraltro chi nelle scorse settimane aveva segnalato il problema al nostro giornale e alla polizia, ha anche suggerito altre soluzioni, come ad esempio l’utilizzo dei cosiddetti pattugliatori, persone volontarie che nelle vicinanze delle scuole si adoperano per far attraversare i pedoni in piena sicurezza. «Abbiamo in effetti ricevuto anche questa proposta – risponde il comandante – e insieme ad altre pervenuteci la teniamo in debita considerazione. Abbiamo però deciso di agire per gradi, prendendoci il tempo di verificare se le modifiche introdotte per gli autopostali portano benefici concreti. Valutazioni sono dunque in corso. Non da ultimo abbiamo intensificato i controlli sul posto per verificare il rispetto delle disposizioni vigenti che fra l’altro limitano il transito dei veicoli pesanti molto lunghi».

Musica del futuro: aspettando il marciapiede unico e continuo

Da notare che in passato a più riprese era stato lo stesso Municipio cittadino a suggerire al Cantone, competente per il tratto di strada in questione, misure volte ad accrescere la sicurezza in generale. L’unica sin qui accolta riguarda la lunghezza massima dei veicoli pari a 10 metri, con deroghe concesse unicamente ai bus del trasporto pubblico e ai veicoli che effettuano servizio a domicilio in quella zona. Pure richiesta, ma senza esito, la riduzione della velocità massima a 30 o 40 km/h. E nulla da fare anche per l’introduzione di un doppio senso unico che avrebbe comportato lo sdoppiamento delle corsie trasferendo quella in direzione nord nel sottostante quartiere abitato, con tutti i disagi che questo avrebbe comportato alla zona residenziale.

Sempre il Municipio, rispondendo recentemente a un’interpellanza, ha spiegato al Consiglio comunale di voler insistere con i servizi cantonali preposti sulla necessità di contenere i limiti di velocità. Infine a medio termine è prevista nel tratto più sensibile di Galbisio la realizzazione di un marciapiede unico e continuo, sul lato a monte della strada cantonale, che andrà a migliorare l’attuale conformazione a tratti discontinui. La misura, in gran parte a carico delle finanze cantonali, è inserita nel Programma di agglomerato di quinta generazione.

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