Dopo le rimostranze e due interpellanze il Municipio riduce al 2% il tasso d’interesse per la rateizzazione, in attesa che il Cantone modifichi la legge
Viste le rimostranze rivolte alle autorità locali da taluni proprietari di case e terreni, come pure dai partiti attraverso due interpellanze, il Municipio di Airolo ha deciso di rendere meno disagevole il prelievo obbligatorio dei contributi di costruzione esigibili nell’ambito del Piano generale di smaltimento (Pgs) applicando il 3% sul valore di stima, così come deciso all’unanimità dal Consiglio comunale nell’aprile 2023. Fatture onerose e ora palesatesi nelle bucalettere generando malcontento. Fatte le debite valutazioni, in una nota inviata questo giovedì a tutti gli interessati l’esecutivo si dice “a disposizione per trovare insieme soluzioni individuali”. E rende subito nota la possibilità di versare il contributo in diverse rate fino al 31 gennaio 2027 applicando un interesse di mercato del 2% e non del 5 previsto su scala cantonale: “Tale misura – si legge nella nota firmata dal sindaco – è proposta, nel rispetto delle disposizioni vigenti, dopo aver sentito i competenti uffici cantonali e non comporterà conseguenze sul versamento dei sussidi”. Gli interessati a seguire questa via sono pregati di comunicarlo alla cancelleria. Idem chi fosse in difficoltà finanziaria nel far fronte al versamento richiesto. Infine viene posticipato al 13 dicembre il termine entro il quale è possibile inoltrare reclamo al Municipio contro la decisione di prelievo.
Entrando nei dettagli, l’esecutivo evidenzia che tali contributi sono prelevati nell’85% dei Comuni ticinesi e concernono oltre il 95% degli stabili assoggettabili. Quanto ad Airolo, “il nostro Comune ha scelto di postergare il più a lungo possibile l’adozione dell'impopolare misura”. A causare il maggior disappunto è il tasso del 5%: il Municipio spiega che avrebbe voluto applicare un interesse di mercato, ma dopo aver approfondito il tema con i consulenti esterni ha dovuto “prendere atto che con l’attuale legge non è possibile”. Il tema è noto al governo cantonale che nel 2021, rispondendo a un’interrogazione, aveva annunciato di prevedere dei correttivi nell'ambito della revisione della Legge gestione acque, però tutt’oggi inevasa. Correttivi “pienamente sostenuti dal Municipio” essendo ritenuta “anacronistica” la quota del 5%. Se la modifica andrà in porto, conclude la nota, “ci impegniamo ad adottare il nuovo tasso con effetto retroattivo al 1° gennaio dell’anno in cui entrerà in vigore”. Visto che alcune persone si sono ora attivate per concretizzare la modifica sull’asse governo-parlamento, “se ciò avverrà ancora nel 2025, il nuovo tasso sarà valido per tutta la durata della rateazione. Lo stesso vale per qualsiasi altra proposta volta a porre rimedio a questa anomalia”.