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Imposte, via lo statuto speciale: così S. Antonino para il colpo

Il calo dell’aliquota fiscale per società e aziende sarà compensato. Lieve utile nel Preventivo 2025 e moltiplicatore invariato al 70%

La zona industriale e commerciale
(Ti-Press)
7 novembre 2024
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Grazie all’abolizione dello statuto speciale di cui talune aziende ancora beneficiano sino a fine 2024, l’anno prossimo il Comune di Sant’Antonino riuscirà a parare il colpo della riforma fiscale che in Ticino comporterà meno introiti da società e ditte, la cui aliquota sugli utili scenderà dall’odierno 8% al 5,5%. Aliquota che salirà dal 2-3% al 5,5% per quelle aziende appunto tutt'oggi al beneficio dello statuto speciale. Lo spiega il Municipio nel messaggio sul Preventivo 2025 che indica un utile di 48mila franchi e il mantenimento del moltiplicatore d’imposta al 70% senza differenziazione fra persone fisiche e giuridiche.

‘Situazione economica incerta per la zona industriale’

Il Comune più benestante della regione continuerà dunque a incassare dalle persone giuridiche – le quali rappresentano ben il 48,2% delle risorse fiscali, quasi cinque volte tanto il 12% della Città di Bellinzona – più o meno la stessa cifra odierna pari a 3,3 milioni annui. I quali per 600mila franchi sono rappresentati da imposte sul capitale (di principio confermate) e per 2,7 milioni da imposte sugli utili. “Procedendo con un calcolo empirico della perdita di gettito, traslando al 2025 le previsioni inserite nel preventivo 24 si avrebbe un potenziale gettito aggiornato a 1,86 milioni, ossia una diminuzione di 843'750 franchi pari al 25,56%. Calo che dovrebbe venir assorbito dall'eliminazione dello statuto speciale”, vedi articolo 314 della Legge tributaria cantonale. La sostanziale tenuta del gettito, si legge poi nel Piano finanziario 2024/29, “presuppone una certa stabilità dei risultati derivanti dalla nostra zona industriale che continua a essere confrontata con una situazione economica incerta anche a livello mondiale”.

Preoccupa l'esplosione dei costi sociali

Più in generale l’esecutivo osserva che “nell'economia comunale desta non poche preoccupazioni la costante e importante esplosione dei costi nel settore sociale che, solo per il finanziamento di case anziani, servizi di assistenza e cura a domicilio e altri servizi di appoggio, hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 1,7 milioni. I quali da soli rappresenteranno quasi il 19% del nostro gettito fiscale”. Per quanto riguarda gli introiti fiscali, “alla voce sopravvenienze sono previste entrate importanti. Queste si rifanno alle valutazioni dal 2020 al 2022 che, soprattutto per le persone giuridiche, sono risultate essere sottostimate”. Ciò che si traduce, rispetto al P24, in 450mila franchi in più per le persone giuridiche e 100 mila in più per le persone fisiche.

Sempre al Consiglio comunale il Municipio sottopone la richiesta di credito pari a 483mila franchi per sostituire il riscaldamento del centro comunale, il rinnovo della convenzione per la Polizia comunale con la Città di Bellinzona (+60mila franchi annui circa), e l’adesione comunale alla nuova convenzione con la Città in materia di corpi pompieri insieme ai Comuni di Cadenazzo e Gambarogno.