A Bellinzona un’interpellanza Mps solleva il problema e chiede lumi al Municipio, anche perché lo stabile danneggiato appartiene alla Città
Cosa succede sul cantiere edile del Portone a Bellinzona promosso vicino alla murata dallo Studio Gest di Lugano e orientato a edificare sei palazzi con spazi commerciali, uffici, appartamenti e un’autorimessa sotterranea? A preoccupare – secondo un’interpellanza inoltrata al Municipio dai consiglieri comunali Martino Colombo e Matteo Pronzini dell’Mps – sono le vistose crepe apparse recentemente sullo stabile confinante di proprietà comunale che è stato nel frattempo messo in sicurezza. Stando a nostre informazioni i danni maggiori riguarderebbero però la strada cantonale. Da qualche tempo sul cantiere non si batte chiodo. Tuttavia, a questo riguardo, all'origine non vi sarebbe un ordine comunale di sospensione dei lavori, avendo l’impresa temporaneamente orientato altrove le proprie energie per poi riprendere prossimamente il cantiere. Il quale dopo la demolizione del vecchi complessi (negozio Reco e appartamenti) si è concentrato sul sottosuolo generando parecchio rumore e vibrazioni.
“Per tutta l’estate – scrivono gli interpellanti – sul cantiere si sono visti imponenti macchinari che hanno letteralmente martellato giorno dopo giorno per infilare putrelle nel terreno”. Poi “in settembre è apparsa un’importante crepa sull’immobile di proprietà comunale. Sulla facciata si vedono altre crepe più piccole, ma non per forza di minor importanza. Dalle immagini si può intuire che qualcuno è intervenuto per segnare la crepa con dello spray e in seguito con dei supporti per garantire la stabilità”.
Da questa descrizione parte una serie di domande volte a chiarire chi abbia fatto cosa, di chi sarebbero le responsabilità, quali siano esattamente i danni causati e a quali edifici e strutture, in particolare se anche la murata della Fortezza patrimonio Unesco abbia subìto conseguenze. Chieste anche le garanzie di sicurezza fornite dai promotori immobiliari e dalle ditte realizzatrici. Come pure i passi tecnici e giuridici intrapresi a tutela del patrimonio comunale. L’Mps vuole infine sapere se vi sia stato un blocco dei lavori (a quanto pare, come detto, no), se sia possibile quantificare economicamente il danno e ripararlo (in casi simili fanno solitamente stato la prova a futura memoria e le coperture assicurative delle ditte) o se non sia il caso di ritirare la licenza edilizia.
Studio Gest Lugano
Il render indica come saranno i palazzi a lavori conclusi