La commissione parlamentare ha chiesto al CdS l’incarto sull’acquisto del terreno. Caprara: ‘Poi bisognerà capire quali sarebbero le eventuali soluzioni’
Dopo la notizia pubblicata il 2 novembre da laRegione in merito alle condizioni molto restrittive, finora mai emerse, per realizzare il nuovo ospedale di Bellinzona alla Saleggina, la Commissione parlamentare gestione e finanze vuole vederci chiaro avendo il Gran Consiglio stanziato 16 milioni nel 2021 per comprare dall'Esercito il vasto terreno.
Come ci conferma il presidente della Gestione, Bixio Caprara, lunedì 4 novembre la commissione ha chiesto al Consiglio di Stato la trasmissione degli atti governativi dell'intero iter che ha portato a formalizzare l'accordo per l'acquisto. Ha anche chiesto di visionare il dossier del parere giuridico elaborato dal Dipartimento del territorio che mette ora in dubbio la realizzazione del nosocomio, così come eventuali «altri documenti di cui dobbiamo essere a conoscenza», afferma Caprara sottolineando l'importanza di fare tutte le verifiche del caso: «Le premesse, tre e quattro anni fa, erano assai diverse rispetto a quanto svelato dal giornale». La Gestione vuole dunque capire se l'ostacolo pianificatorio fosse noto nel 2021 e, in caso affermativo, se sia stato indicato o sottaciuto, e per quale motivo, durante le trattative con Berna.
Ricordiamo che il parere giuridico era stato richiesto al Dipartimento del territorio dall'Ente ospedaliero cantonale e dal Municipio di Bellinzona affinché approfondisse le possibili procedure pianificatorie e individuasse quella meglio applicabile per realizzare il nuovo ospedale previsto nel 2030/35 con un investimento iniziale di 380 milioni. Parere che è andato oltre, ritenendo vincolanti le restrizioni federali in materia di zone edificabili e di Piano direttore cantonale, indicando pertanto una clamorosa non edificabilità del nosocomio su quel terreno, a meno che non si proceda a una vasta compensazione trasformando in non edificabili circa 100mila metri quadrati attualmente edificabili nel comprensorio di Bellinzona. La seconda condizione indicata, cumulativa alla prima, è che l’iter pianificatorio sia gestito dal Cantone e che l’ospedale da regionale diventi d'importanza cantonale.
Interpellato sabato dalla Rsi, Caprara – ai tempi relatore del rapporto sul messaggio governativo per i 16 milioni – ha auspicato che si possa trovare una soluzione “senza nascondersi dietro paragrafi o articoli di legge”. Ma, gli facciamo notare, preponderanti dovrebbero essere le disposizioni federali, e in particolare l'articolo 15 della Legge federale sulla pianificazione del territorio. «Vero», risponde: «Però bisogna capire cosa dice esattamente questo articolo, cosa va applicato e in che contesto. Ci sono tanti aspetti che devono essere chiariti. Poi, ovviamente, capire quali saranno le eventuali soluzioni è un altro paio di maniche».