Pro Velo Ticino chiede di mantenere prioritari gli interventi. Un'interpellanza dell'Unità di sinistra pone diverse domande sui motivi della decisione
Alla presa di posizione critica dell'Assocazione traffico e ambiente, si aggiungono ora altre considerazioni e domande in merito alla decisione del Municipio di Bellinzona – anticipata da ‘laRegione’ lo scorso 22 ottobre – di sospendere per alcune settimane o mesi – in ogni caso fino a quando non si conosceranno gli effetti dell’entrata in servizio completa del semisvincolo prevista il prossimo gennaio – di due misure accompagnatorie volute per ridurre ulteriormente il traffico parassitario nei viali 1814 e Olgiati e nella stradina del Borghetto. In pratica due sensi unici e rispettivamente una nuova strada a fondo cieco (via della Posta). La decisione è stata presa, ricordiamo, dopo un confronto fra il municipale Mattia Lepori, capodicastero Territorio e mobilità, e le locali società dei commercianti e di quartiere che invocano prudenza e ponderazione prima di installare nuovi sensi unici e strade a fondo cieco.
Sorpresa e delusione sono i sentimenti di Pro Velo Ticino (PVT), che in un comunicato contesta il dietrofront dell’esecutivo cittadino, in particolare riguardo al divieto di accesso, con le dovute eccezioni, al Borghetto da Via della Posta nel quartiere di Giubiasco. “Da tempo PVT aveva chiesto provvedimenti simili in quel comparto per contrastare il traffico parassitario molto presente soprattutto nelle ore di punta e pertanto si era espressa favorevolmente in consultazione all’inserimento di tale misura nel Pab5. Ritiene che in via al Borghetto, trasformata qualche anno fa in zona d’incontro con riduzione della velocità a 20 km/h, sia necessario vietare il traffico motorizzato. Lo scopo è disincentivare gli automobilisti a utilizzare ancora strade secondarie e di quartiere nonostante lo snellimento del traffico in conseguenza dell’apertura del semisvincolo autostradale. La misura in questione è volta soprattutto a garantire maggiore sicurezza ai ciclisti e agli abitanti di questa parte del quartiere. In tal senso la sua implementazione deve essere mantenuta prioritaria rispetto all’adempimento di altre esigenze meno importanti nella ponderazione degli interessi”.
Al tema si collega anche l'interpellanza inoltrata al Municipio da parte dei consiglieri comunali dell'Unità di sinistra Sara Nisi, Lisa Boscolo e Kevin Simao Ograbek, “venuti a conoscenza attraverso i media del fatto che il Municipio abbia al momento sospeso l’attuazione di queste misure, in attesa di ulteriori analisi”. Volendo sapere i motivi di questa decisione, chiedono all'esecutivo: “Quante opposizioni o ricorsi sono giunti al momento della pubblicazione della nuova segnaletica a Giubiasco? Sembra che l'associazione di quartiere di Camorino al momento della consultazione sul Pab5 si sia espressa in favore delle misure di accompagnamento, per quale motivo a prevalere sono invece le opinioni estemporanee dei commercianti? Quale danno potrebbero dover sopportare i contribuenti bellinzonesi? La sospensione delle misure è anche correlata alla domanda di variante Piano regolatore del quartiere Ferriere? Cosa intende fare il Municipio per monitorare la situazione? Se il monitoraggio è previsto; quando e su quali assi stradali? Il Municipio come intende procedere con le misure presentate nel Pab5 e illustrate quali punto forte?”.