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A Sementina si amplia (e risana) la scuola dell’infanzia

Chiesti 4,6 milioni per soddisfare la fame di spazi della zona viola, in particolare per Gudo e Monte Carasso. Giunte intanto a tetto le nuove Elementari

Realizzata nel 1977
27 ottobre 2024
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C’è un importante ‘deficit spaziale’ per le scuole dell’infanzia della zona viola di Bellinzona che riunisce i quartieri di Sementina, Monte Carasso e Gudo. E siccome il deficit si presenta soprattutto negli ultimi due, i cui edifici non sono però ampliabili, allora sarà il primo ad essere ingrandito aggiungendo due sezioni alle attuali quattro. Lo ha deciso il Municipio di Bellinzona che nei giorni scorsi ha sottoposto al Consiglio comunale una richiesta di credito pari a 4,6 milioni. È nel frattempo giunta a tetto la nuova scuola elementare sorta in zona Ciossetto, il cui completamento – deciso tramite credito suppletorio di 4 milioni stanziato dal Cc nel febbraio 2023 – è tuttavia sottoposto dall'anno scorso al ricorso di una confinante che in teoria blocca l’avanzamento dei lavori (è attesa una decisione del Tribuale cantonale amministrativo).

I dettagli sui quali l’esecutivo cittadino ha ragionato per giungere alla conclusione di ingrandire il vecchio asilo di Sementina, risalente al 1977, derivano dalle conclusioni cui sono giunti l’anno scorso il gruppo di lavoro logistica scuole (impegnato su tutta l’edilizia scolastica cittadina) coadiuvato dallo studio zurighese Basler & Hofmann. Se da una parte lo stato conservativo dei tre edifici risulta da buono a medio, dall’altro lo spazio con l’aumento demografico si è fatto stretto: meno 45% a Monte Carasso, dove mancano 341 metri quadrati per poter accogliere tutti i bambini, e meno 38% a Gudo (145 metri). Meno critica la situazione a Sementina con un meno 8% e 64 metri quadrati. Senza contare poi che l’evoluzione demografica prevista da qui al 2035 indica un possibile aumento complessivo degli allievi dagli attuali 209 a 220.

L’ampliamento – specifica il Municipio – poggia su una strategia senza la quale l’operazione sembra impossibile: “Considerato che le sedi di Monte Carasso e Gudo non possono essere ampliate ulteriormente, l’unica soluzione per compensare il deficit spaziale, garantendo la stessa qualità ad allievi e docenti, è ridurre il numero massimo di allievi per sezione aumentando il fattore metri quadrati per allievo come segue: a Monte Carasso con quattro sezioni ordinarie da 20 allievi al massimo il deficit spaziale si riduce da grave ad accettabile (-18%, ossia -200 m2); questo scenario genererà lo spostamento di 15-20 allievi a Sementina. A Gudo si prevede di ridurre l’offerta da due a una sezione di 25 allievi al massimo, generando una logistica molto positiva: +18% ossia +49 m2; questo scenario è ipotizzabile a partire dall’anno scolastico 2027-28 poiché si prevede una riduzione naturale del numero di iscritti e perciò eventuali esuberi saranno trasferiti a Sementina”.

L’edificio a Sementina fu realizzato 47 anni fa dallo studio d’architettura Camenzind, Brocchi e Sennhauser di Lugano. Si compone di volumi diversi messi in comunicazione fra loro da uno spazio centrale costituito dal porticato al pianterreno e dai refettori al primo piano. L’organizzazione degli spazi presenta due sezioni al pianterreno e due al primo piano. I refettori sono tutti al primo piano sopra il porticato in diretto contatto con la cucina. La superficie di gioco esterna presenta pendii e parti pianeggianti, è raggiungibile indipendentemente da ogni sezione ed è stata oggetto di rifacimento nel 2020 da parte del Servizio comunale verde urbano. Negli anni sono stati effettuati diversi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per conservarne al meglio la funzionalità. L’edificio annesso verso nord/ovest è stato realizzato nel 2004 dallo studio d’architettura Cristiana Guerra: al piano terra vi sono la lavanderia, la cantina, un locale tecnico e diversi depositi, al primo piano uno spazio multiuso, un’aula per il sostegno pedagogico e un’aula docenti.

Fra tre possibili varianti analizzate da un gruppo di lavoro, è stata scelta quella che prevede l’ampliamento verso sud-ovest. La sua realizzazione necessita di una modifica di Piano regolatore con procedura semplificata e il rifacimento della strada d’accesso che attraversa il parco. Scelta, questa, avvalorata anche dalle ipotesi di ampliamento previste sin dal 1977 e nel 2004. Il progetto riprende lo schema strutturale e planimetrico dell’edificio esistente e ne reinterpreta alcuni aspetti architettonici quali i serramenti e la finitura esterna con l’aggiunta di una parte finale piena che funge da elemento di chiusura del complesso scolastico e racchiude alcune funzioni di servizio e la circolazione verticale. L’impianto verrà delimitato da cancelli e recinzioni per consentire una maggior protezione dello spazio privato esterno impedendone l’attraversamento, come richiesto dalla direzione scolastica. Seguendo lo schema della disposizione spaziale della scuola esistente, sono previste una sezione al pianterreno con accesso diretto al giardino e l’altra al primo piano con accesso al giardino tramite una rampa-passerella a confine che caratterizza l’intero impianto scolastico. I refettori al primo piano e il sottostante porticato verranno prolungati in corrispondenza degli stessi spazi esistenti. Il porticato servirà quale aula didattica all’aperto e al coperto e sarà il percorso d’accesso comune per tutte le sezioni esistenti e nuove.

L'amianto c'è ‘ma non costituisce un pericolo e sarà eliminato’

Il Municipio segnala anche che nell’ambito dei controlli eseguiti per poter sviluppare l’ampliamento “sono state riscontrate, oltre ad alcune mancanze riferite alla messa a norma antincendio, anche alcune mancanze riferite alle normative di sicurezza e salute”. In particolare la diagnosi di sostanze pericolose “ha accertato la presenza di amianto in vari elementi costruttivi, la quale non costituisce un pericolo a livello di un normale utilizzo. Questi interventi richiedono una progettazione specifica con un approccio globale al risanamento delle sostanze pericolose”. Per meglio organizzare gli interventi di risanamento “si è valutata quale soluzione migliore la loro esecuzione subito dopo la realizzazione e il collaudo dell’ampliamento in modo da potere usufruire dei nuovi spazi”. Pertanto a tempo debito verrà allestito un nuovo messaggio municipale per la richiesta del credito necessario alla messa a norma. Intanto si procede in deroga. Avvio del cantiere inizio 2026.

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