Il Municipio ha deciso di sussidiare parte della retta di iscrizione alle scuole riconosciute dal Cantone, allineandosi agli altri due Comuni bleniesi
Un aiuto finanziario per le famiglie che desiderano iscrivere i figli nelle scuole di musica riconosciute dal Cantone. Dal prossimo gennaio lo potranno ricevere anche gli abitanti di Acquarossa. «Abbiamo voluto allinearci agli altri due Comuni della Valle di Blenio», spiega da noi raggiunta la sindaca di Acquarossa Michela Gardenghi. Serravalle e Blenio infatti sostengono finanziariamente le famiglie con figli fino ai vent’anni desiderosi di imparare a suonare. Ciò che finora non avveniva ad Acquarossa; anche se, per le famiglie residenti in questo comune, il fatto di abitare qualche metro più a nord o a sud avrebbe permesso di beneficiare di un sussidio. Ora in questo comune, con la nuova legislatura e il nuovo Municipio, la musica è cambiata. «Era un aspetto che volevamo regolare e questa decisione rappresenta un piccolo passo concreto per sostenere le famiglie», fa presente la sindaca. Alla luce del fatto che si parla di una regione periferica dove i giovani frequentano le stesse scuole e si parlano, «ci è sembrato importante anche per una questione di equità territoriale», riconosce. Non è ancora dato sapere a quanto ammonterà il contributo per le famiglie: «Lo abbiamo definito ma vorremmo prima discuterne in Consiglio comunale», osserva Gardenghi. «Per questo quadriennio vorremmo improntare la politica comunale verso un maggiore aiuto e sostegno alle famiglie. In questo senso abbiamo tante idee ma ancora nulla di concreto. Ci piacerebbe essere più a misura di famiglia anche perché vorremmo essere attrattivi in questo senso».
Proprio ad Acquarossa, da due anni la Scuola di musica moderna di Lugano (Smum), riconosciuta a livello cantonale, ha aperto una sede dov’è possibile iscriversi a lezioni di diversi strumenti, ma anche a corsi di musica d’insieme e di teoria musicale. Il direttore amministrativo della scuola l’anno scorso ha quindi scritto alle autorità comunali per informare che per i Comuni vi è la possibilità di sussidiare gli studenti di musica fino ai vent’anni di età con un contributo annuo che può essere deciso in autonomia; facendo presente che un terzo di tale cifra sarebbe stata poi riversata dal Cantone al Comune. Il direttore amministrativo della Smum aveva quindi chiesto al Municipio di valutare questa possibilità. Come peraltro auspicato dal Cantone due anni fa quando, in una lettera inviata alle autorità di tutti i comuni ticinesi, indicava che nell’ambito dell’applicazione dell’articolo 27 del Regolamento di applicazione della Legge sul sostegno alla cultura, il Cantone può erogare un rimborso per i contributi erogati agli allievi residenti iscritti alle scuole di musica riconosciute. Una norma che ha il duplice scopo di “incoraggiare i Comuni che già non lo fanno a partecipare alla riduzione dei costi per allievi interessati a seguire l’apprendimento di uno strumento musicale e di sostenere i Comuni già attivi in tal senso”.
Il Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs) auspicava che il numero dei Comuni partecipanti alla riduzione dei costi per gli allievi potesse aumentare. La risposta del Municipio di Acquarossa era però stata negativa. “Il fatto che vi siano delle scuole riconosciute che beneficiano di finanziamenti penalizza le scuole bandistiche legate ad esempio al Corpo musicale Olivonese: da qui la nostra scelta di sostenere finanziariamente solo questo sodalizio”, era stata una delle motivazioni. Inoltre il Comune aveva elencato un’altra ragione del suo diniego: “Nelle regioni discoste come le nostre molte famiglie fanno capo a lezioni private a domicilio”. E infine aveva evidenziato che “l’apprendimento della musica rientra nelle attività del tempo libero parificabili alla pratica degli sport, della danza, degli scacchi eccetera, i cui costi sono a carico delle famiglie; sostenere un’attività piuttosto che un’altra porta a delle disparità di trattamento”. «Accolgo finalmente e con favore quanto deciso dal nuovo Municipio di Acquarossa, felice soprattutto per l’incentivo che questa risoluzione potrà dare alle famiglie dei giovani interessati a intraprendere studi in ambito musicale. Non da ultimo, da bleniese, ritengo positivo che non vi saranno più disparità di trattamento tra ragazzi domiciliati in comuni differenti», commenta oggi Rocco Lombardi, direttore della Smum.