È stata accolta all'unanimità ieri sera dal Consiglio comunale di Blenio. Si prevede l'avvio di un dialogo con Ascoble, Autorià cantonali e federali
Una risoluzione contro l’eventuale chiusura dell’Ufficio postale di Olivone. È stata accolta all’unanimità nella seduta di ieri sera del Consiglio comunale di Blenio. I firmatari capigruppo (Giuseppe Buzzi, Plr; Santina Beretta Cerboni, Area di sinistra; Denis Vanbianchi, Blenio 2016; Irina Dalberti Lega dei ticinesi) delle quattro forze politiche in Cc hanno invitato il Municipio ad adottare tutte le misure possibili e a utilizzare tutti gli strumenti in suo possesso per scongiurare l’eventuale chiusura dell’Ufficio postale di Olivone. In particolare, per quanto possibile, si chiede: “Di esprimere la propria opposizione alla prospettata chiusura del citato Ufficio postale, ritenendo tale servizio fondamentale e imprescindibile per l’intero Comune, per i suoi cittadini e per villeggianti e turisti. Si chiede anche “di sollecitare La Posta a rinunciare a questa decisione, tenendo conto delle esigenze locali e del mandato di Servizio pubblico cui è chiamata ad assolvere”. Come anche “l’avvio di un dialogo con Ascoble (associazione Comuni Blenio), con l’Autorità cantonale, con la Deputazione ticinese alle Camere federali per coordinare azioni comuni contro tale chiusura e per sostenere iniziative che mirino alla tutela della rete postale in un’area periferica e di montagna come l’Alta Valle di Blenio”. Inoltre si chiede di “prevedere e ipotizzare un ricorso alla Commissione federale delle Poste qualora le azioni intraprese non fossero sufficienti”. Chiesto anche di “sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’unico ufficio postale presente nel nostro comune e di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio di Stato, alla Deputazione ticinese alle Camere federali e ai vertici del “Gigante giallo”, chiedendo che vengano rispettati i criteri di prossimità e di accessibilità del servizio pubblico nel nostro comune”.
Un incontro tra il Municipio e il ‘Gigante giallo’ è previsto il 9 dicembre. Quando nelle scorse settimane l’azienda ha preso contatto con il Municipio di Blenio per richiedere un incontro, è stato anticipato che nel Comune “sarebbe prevista una riorganizzazione. Tale presa di contatto, concomitante con l’annuncio degli intendimenti di eliminare non pochi uffici postali, "lascia pertanto presagire che a essere sotto tiro vi sarebbe pure l’ufficio postale di Olivone. Tale ipotesi ha trovato riprova con la pubblicazione dell’articolo su “La Regione” il 13 settembre, in cui la prospettata chiusura si farebbe più concreta”. Il destino dell’Ufficio postale di Olivone “potrebbe essere seriamente a rischio, privandoci dell’unica struttura analoga presente sul nostro vasto territorio”, si legge nel testo. “Con la presente risoluzione, allo scopo di evitare l’eventualità di una sua chiusura, si vuole di conseguenza sensibilizzare la stessa Posta sull’importanza che l’Ufficio postale di Olivone riveste per il nostro comune”. Oltre infatti a garantire il servizio postale di base, l’interesse pubblico e la necessità preponderante di continuare a disporre di un ufficio (difficilmente sostituibile dall’alternativa data da un’agenzia postale) sono stati qui riassunti: “L’ufficio è un prezioso punto di incontro e di socializzazione; l’ufficio garantisce posti di lavoro qualificati; lo sviluppo turistico, demografico ed economico in atto nel comune, con importanti progetti che si stanno concretizzando, l’arrivo di nuove famiglie, nuovi residenti, imprese e datori di lavoro, dimostrano a maggior ragione che il comune non può permettersi di rinunciare alla presenza di un centro postale. Inoltre il progetto di ristrutturazione dell’Hotel Posta prevede già il mantenimento dell’ufficio postale. La distanza tra il Comune di Blenio (con accento sui suoi quartieri più periferici) e l’ufficio postale più vicino ad Acquarossa sarebbe eccessivo e non trascurabile, non solo per anziani e persone in difficoltà; l’agenzia postale non garantirebbe gli stessi servizi offerti dall’ufficio postale; nel recente passato altre strutture postali presenti sul nostro territorio sono state sacrificate (uffici a Campo Blenio, Aquila...)”.
A Blenio l’ufficio è ospite, in affitto, nel complesso dell’Albergo Olivone&Posta la cui nuova proprietaria, una società immobiliare di Lugano, è in procinto di avviare una ristrutturazione globale. Qualora la Posta dovesse uscire, la situazione anche da questo punto di vista si complicherebbe rendendo meno evidente la sostenibilità finanziaria.
Nella seduta di ieri sera è stata approvata con 16 favorevoli 10 contrari e un astenuto la mozione presentata dal gruppo Area di Sinistra sul servizio di pre e dopo Scuola dell’infanzia e scuola elementare di Blenio. La mozione, ricordiamo, era stata presentata per la prima volta nel dicembre 2022. In quell’occasione non aveva trovato il sostengo dell’esecutivo e della maggioranza dell’apposita commissione del Consiglio comunale, secondo cui l’appoggio mutuale di parenti e amici in caso di necessità di ordine familiare “è ancora radicato nelle abitudini dei nostri concittadini”; questo con l’aggiunta che in valle è attiva da anni, con attività intergenerazionali, l’associazione ‘Ul Süril’. I favorevoli sottolineavano invece il forte interesse, per questo tipo di servizio, emerso da un sondaggio rivolto alla popolazione. Pro e contro si erano confrontati a lungo durante la seduta di Cc del novembre 2023, chiusasi accogliendo il suggerimento giunto dal Plr e dalla lista civica Blenio 2016 affinché la mozione venisse ritirata e semmai, qualora l’Area di sinistra lo avesse ritenuto opportuno, ripresentata tenendo presenti le considerazioni espresse dai vari fronti. Un secondo atto parlamentare era quindi stato puntualmente inoltrato, e durante la seduta successiva di dicembre il Municipio aveva riaffidato il suo esame a una commissione ad hoc.
Come dicevamo la mozione è arrivata ieri in Cc, questa volta forte del sostegno del rapporto di maggioranza, che invita il plenum ad approvarla, e del preavviso favorevole dell’esecutivo. Il quale, come detto, detta però alcune condizioni, riprendendo quanto proposto dal rapporto di maggioranza: il servizio di pre e dopo scuola dovrà essere gestito dall’Associazione Famiglie diurne del Sopraceneri su specifico mandato del Municipio; sarà attivato a partire da settembre 2025; sarà rivolto esclusivamente ad allievi delle Elementari; il costo residuo massimo a carico del Comune sarà di 4’000 franchi all’anno; le rette saranno da fissare sulla base del reddito familiare; il Comune non si farà carico del trasporto degli allievi.
Il Cc ha approvato (26 favorevoli e 1 contrario) la variante di Piano regolatore per percorsi mountainbike (mtb) e il credito lordo di realizzazione di 387’500 (netto 150mila franchi) a favore del percorso di collegamento Campra-Gorda-Nara. Approvato anche il credito di 500mila franchi per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria e ripristini diversi della rete stradale comunale e una modifica del regolamento dei cimiteri comunali.