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Bellinzona rifà 14 parchi giochi vetusti e ne realizza due nuovi

Luce Verde del Cc al credito di 3,78 milioni. Non ancora decisa l’ubicazione nell’alta Morobbia: proposto un percorso di svago e didattico

Il parco giochi di Villa dei Cedri
21 ottobre 2024
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Dopo la prima tappa preventivata in 3,28 milioni di franchi, pressoché ultimata, spazio alla seconda. Il Consiglio comunale di Bellinzona ha stanziato questa sera un credito quadro di 3,78 milioni per realizzare da qui al 2028 due nuovi parchi giochi a Gnosca in via Valege e nell’alta Val Morobbia (luogo ancora da definire) e rifarne 14 vetusti che stanno arrivando a fine vita nonostante la regolare manutenzione; in alcuni casi sono già stati smantellati poiché non garantivano la necessaria sicurezza agli utenti, riducendo di conseguenza l’offerta ludica. A Bellinzona si citano le strutture Bolla, Gerretta, Golena, asilo Nocca, Antognini; a Giubiasco il San Rocco e quello della Scuola elementare in via del Mercato; a Camorino il Motto grande e il Morobbia; a Claro lo Scubiago, a Sementina l’Arcobaleno e quello denominato Incontri vicino alla casa anziani; a Monte Carasso il Palestra e quello della Protezione civile.

Un occhio di riguardo sarà riservato alla vegetazione, con la piantumazione dove possibile di nuovi alberi e arbusti come già fatto nella prima fase, e all’utilizzo dei materiali da costruzione privilegiando quelli locali, in particolare il legno di robinia ticinese anziché quello importato. A ogni modo, specifica il messaggio municipale, “vi sarà un’offerta diversificata in sintonia col contesto. La diversità e la specificità dei singoli parchi giochi permetteranno, oltre ad arricchire le proposte ludiche con un’identità propria e temi originali, di incitarne la frequentazione da parte di abitanti di quartieri diversi, favorendo la conoscenza del territorio e lo sviluppo delle interazioni fra i 13 quartieri”.

‘La prima tappa insegna’

Dal canto suo la Commissione dell’edilizia (relatore Claudio Buletti) nel rapporto favorevole al messaggio lo ritiene “ricco dell’esperienza della prima tappa: se è pur vero che taluni interventi hanno dato adito a qualche reclamo, è anche vero che gli addetti ai lavori e il Municipio hanno ascoltato e in alcuni casi sono intervenuti per ovviare con correttivi concreti”. Questo non è però successo per il parco giochi di Villa dei Cedri, caratterizzato da più parti metalliche e secondo il Gruppo mamma-bambino non privo di rischi. Essendo però stato ritenuto a norma, non è stato infine modificato. Quanto poi al previsto parco giochi di Sant’Antonio, la commissione evidenzia che il quartiere altomorobiotto è formato da cinque frazioni, neanche troppo vicine tra loro: perciò durante la discussione commissionale Nevio Canepa ha suggerito di creare un percorso di svago e didattico come il ‘Bobosco’ realizzato in Verzasca. Proposta condivisa dalla commissione, in quanto fra l’altro porterebbe “anche un minimo di sano turismo locale ed esterno”.

Il dibattito

Giulia Mozzini a nome del gruppo Plr ha auspicato un lavoro qualitativamente uguale se non migliore del credito quadro precedente. Martina Minoletti a nome dell’Unità di sinistra ha sollecitato la posa di giochi inclusivi anche per bambini con disabilità motorie e sensoriali, per ora non previsti. A questo riguardo Michele Egloff (Sinistra) ha ricordato che il Cc aveva votato a suo tempo una mozione per l’istituzione di un referente per l’accessibilità degli spazi pubblici: «Non è ancora stato nominato. Nemmeno sono stati coinvolti gli specialisti del settore. Si spera in correttivi nella fase realizzativa». Però in alcuni posti sono stati posati dei giochi inclusi, ha evidenziato il relatore Buletti. Kevin Simao Ograbek (Verdi/Fa) ha chiesto di prestare più attenzione alle richieste degli utenti e alle tempistiche di realizzazione. Manuel Donati (Lega/Udc) ha lamentato il fatto che il parco dell’alta Morobbia sia stato posto in fondo alle priorità, nonostante se ne parli da anni. Il municipale Vito Lo Russo ha infine sottolineato la volontà di realizzare strutture intergenerazionali fruibili da tutta la popolazione. Quanto a Bobosco «è un'idea interessante e la terremo in considerazione, ma non siamo ancora in grado di confermare la realizzabilità. In ogni caso anche durante gli incontri con i quartieri cerchiamo di considerare le richieste della popolazione». Infine la disabilità: «Il Municipio è attento e si faranno le dovute riflessioni».

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