Bellinzonese

Per la gestione dei suoi resi Zalando approda in Ticino

Il colosso online della moda ha trovato quello che cercava a Sant'Antonino (stabile ex Lgi). Nel frattempo ha licenziato 350 dipendenti nel Canton Soletta

Pacchi su pacchi
(Keystone)
30 settembre 2024
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Zalando punta sul Ticino per la gestione dei suoi resi: da mesi alla ricerca di una soluzione a sud delle Alpi, il colosso tedesco della moda online ha trovato quello che cercava a Sant'Antonino, dove la multinazionale statunitense Gxo Logistics dovrebbe occupare gli ampi spazi finora occupati da Luxury Goods International che negli ultimi anni ha fortemente ridotto la sua presenza in Ticino dopo le vicissitudini fiscali che l'hanno obbligata a concentrare determinate attività nel nord Italia. Riguardo alla sede Lgi che finirebbe in mani Gxo, secondo il portale ‘area’ che fa capo al sindacato Unia la notizia è confermata da una portavoce di Zalando: «Negli ultimi mesi abbiamo cercato una sede adeguata nella Svizzera meridionale per servire meglio il mercato e ridurre idealmente i tempi e i percorsi di trasporto per i resi dei clienti svizzeri. A Sant’Antonino abbiamo trovato una sede all’avanguardia che soddisfa questi requisiti e che in futuro dovrebbe ridurre i tempi di lavorazione». L’inizio delle attività in questo sito è previsto per la fine dell’anno e affiancherà l’altro centro utilizzato da Zalando nel Canton Turgovia e gestito da MS Direct.

L'inchiesta a Milano per frode fiscale

Quanto Gxo Logistics – come già emerso questa estate – è dal canto suo indagata a Milano per il reato di frode fiscale nell'ambito dei cosiddetti “serbatoi di manodopera” attraverso i quali le imprese si garantiscono, secondo la Guardia di finanza, “tariffe altamente competitive sul mercato appaltando i lavoratori per i loro servizi a cooperative e altre società in modo irregolare”. Parimenti Zalando ha rescisso il contratto che aveva con Ceva Logistics, colosso internazionale del settore con attività appunto anche in Svizzera. Il sindacato Unia ha annunciato che l'impresa licenzierà 350 dipendenti nella sua unità di Neuendorf (Soletta) che si occupava proprio dei resi di Zalando. La chiusura dell'unità è prevista per la fine dell'anno e Ceva Logistics ha avviato il periodo di consultazione previsto in caso di licenziamenti collettivi. Contattata dall'agenzia Awp, l'azienda non ha ancora preso posizione sul tema.

Critiche dei sindacati

Secondo Unia la riduzione dell'organico nel canton Soletta interessa 212 dipendenti con contratto fisso e 138 temporanei. L'organizzazione “condanna con la massima fermezza i licenziamenti di massa previsti”: chiede a Ceva Logistics di garantire che il personale continui a essere impiegato internamente o esternamente, nonché l'elaborazione di un piano sociale. L'unità “fa parte di un gruppo multimiliardario che dispone di risorse finanziarie sufficienti per trovare una soluzione socialmente accettabile”. Sempre ‘area’ scrive che un anno fa “le dipendenti solettesi di Ceva Logistics avevano protestato per chiedere migliori condizioni e un aumento dei salari. Il lavoro nel centro logistico era infatti malpagato, precario e sempre più esigente. La lotta sindacale sostenuta da Unia aveva permesso alcuni miglioramenti. Oggi, però, ecco arrivare la doccia fredda”.

La responsabilità dei licenziamenti è anche di Zalando, sostiene l'organizzazione di difesa dei lavoratori: “Il gigante della ‘fast fashion’ ha beneficiato per anni dei dipendenti a basso costo di Neuendorf e ora sta lasciando centinaia di persone senza prospettive per il futuro”. Stando a Unia “è inaccettabile che un'azienda di tali dimensioni e importanza metta le persone in strada senza nemmeno presentare un piano per garantire il loro sostentamento”.

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