Arriva di nuovo in Consiglio comunale la mozione dell’Unità di sinistra, questa volta sostenuta dal Municipio e dalla maggioranza della commissione ad hoc
Il Municipio di Blenio è favorevole all’istituzione di un servizio di pre e dopo scuola, a patto che sia gestito dall’Associazione famiglie diurne, sia esclusivamente aperto agli allievi che frequentano le scuole elementari e non generi costi a carico del Comune superiori a 4’000 franchi annui. Una posizione cui l’Esecutivo giunge dopo il lungo e particolare iter della mozione presentata per la prima volta nel dicembre 2022. Mozione, ricordiamo, che inizialmente non aveva trovato il sostegno dell'esecutivo e della maggioranza dell’apposita commissione del Consiglio comunale, secondo cui l’appoggio mutuale di parenti e amici in caso di necessità di ordine familiare “è ancora radicato nelle abitudini dei nostri concittadini”; questo con l’aggiunta che in valle è attiva da anni, con attività intergenerazionali, l’associazione ‘Ul Süril’. I favorevoli sottolineavano invece il forte interesse, per questo tipo di servizio, emerso da un sondaggio rivolto alla popolazione.
Pro e contro si erano confrontati a lungo durante la seduta di Cc del novembre 2023, chiusasi accogliendo il suggerimento giunto dal Plr e dalla lista civica Blenio 2016 affinché la mozione venisse ritirata e semmai, qualora l’Area di sinistra lo avesse ritenuto opportuno, ripresentata tenendo presenti le considerazioni espresse dai vari fronti. Un secondo atto parlamentare era quindi stato puntualmente inoltrato, e durante la seduta successiva di dicembre il Municipio aveva riaffidato il suo esame a una commissione ad hoc.
Ora la mozione arriverà nuovamente in Consiglio comunale – convocato in seduta il 21 ottobre – questa volta forte del sostengo del rapporto di maggioranza, che invita il plenum ad approvarla, e del preavviso favorevole dell’esecutivo. Il quale, come detto, detta però alcune condizioni, riprendendo quanto proposto dal rapporto di maggioranza: il servizio di pre e dopo scuola dovrà essere gestito dall’Associazione Famiglie diurne del Sopraceneri su specifico mandato del Municipio; sarà attivato a partire da settembre 2025; sarà rivolto esclusivamente ad allievi delle elementari; il costo residuo massimo a carico del Comune sarà di 4’000 franchi all’anno; le rette saranno da fissare sulla base del reddito familiare; il Comune non si farà carico del trasporto degli allievi. Sui banchi del Cc c’è anche un rapporto di minoranza che invita il plenum a respingere la mozione, allineandosi alle considerazioni del primo rapporto commissionale, e quindi ritenendo “più sensato cercare di promuovere altre forme di aiuto alle famiglie con figli, piuttosto che introdurre un servizio che non risponde alla nostra visione di società”.
Se il Consiglio comunale darà il via libera, sarà compito del Municipio la scelta d’indirizzo con i relativi dettagli al fine di avviare il servizio a partire da settembre 2025. Dal canto suo la maggioranza della commissione formula alcuni suggerimenti: il servizio, si legge nel rapporto, andrebbe attivato tutti i giorni della settimana dalle 7 alle 8.20 (orario d’entrata per la scuola elementare) e dalle 16 alle 18 (eccetto il mercoledì quando è coperta solo la mattina); il servizio è rivolto esclusivamente agli allievi delle elementari le cui famiglie dimostrano una comprovata necessità (con deroga anche per quelli della scuola dell’infanzia in caso di situazioni particolarmente eccezionali) con un massimo di 15 allievi per momento. La sede potrebbe essere uno spazio della scuola elementare di Olivone.
Quanto agli allievi della scuola dell’infanzia, nel rapporto di maggioranza si indica che la commissione si è trovata concorde nel dare priorità agli alunni delle elementari, questo soprattutto perché quelli dell'asilo sono dislocati in due sedi (Olivone e Aquila) ciò che comporta una difficoltà organizzativa. Tuttavia, si legge, “ci si è anche trovati concordi sul fatto che se una famiglia dovesse dimostrare una comprovata necessità di far uso del servizio, il Municipio (che valuterà anche i criteri di questa eccezione) può concedere una deroga. Guardando al futuro si raccomanda inoltre, qualora il servizio dovesse funzionare, di rivalutarne eventualmente l’estensione anche agli allievi della scuola dell’infanzia”.
Sempre in tema di servizi extrascolastici, il Municipio di Bellinzona ha risposto all’interpellanza di Lorenza Röhrenbach (Forum Alternativo) che chiedeva lumi sul rifiuto di iscrizioni alle mense scolastiche comunali per l’anno scolastico 24/25. “Il limite all’accoglienza dei bambini è dato dal raggiungimento della capacità massima dei posti mensa disponibili”, indica l’Esecutivo, segnalando che “i bambini che non hanno potuto essere accolti nelle mense scolastiche ammontano a 16”. A loro “sono state offerte delle alternative, nello specifico un posto mensa presso un centro extrascolastico di natura privata. Unicamente due famiglie hanno rifiutato tale offerta”. Si segnala che al momento “non sono percorribili altre soluzioni, poiché non facilmente e velocemente implementabili”. Le priorità di iscrizioni per le mense comunali, nel caso in cui le iscrizioni dovessero superare il numero massimo di posti disponibili, sono le seguenti: famiglia monoparentale, genitore affidatario impegnato professionalmente o in formazione; famiglia segnalata dai servizi; famiglie che vedono entrambi i genitori occupati. “A parità di requisiti fa stato la data di iscrizione e per talune realtà anche essere una famiglia monoparentale o la fascia di reddito, con priorità a quelle con meno disponibilità finanziarie”. I posti totali disponibili nelle mense scolastiche nate su iniziativa della Città, fa sapere il Municipio, “ammontano attualmente a 350”, mentre prima dell’aggregazione “erano 150”. Si aggiungono ulteriori 223 posti presenti nei centri extrascolastici gestiti da associazione private.