Con 1'405 preferenze il candidato del Plr di Arbedo è risultato il più votato. Partecipazione del 55,54%, in forte calo rispetto al 2021
Luigi Decarli (Plr Arbedo) è riconfermato sindaco di Arbedo-Castione. Alle elezioni bis tenutesi ieri dopo i brogli dello scorso aprile, è risultato il più votato con 1’405 voti, perdendone comunque circa un quarto rispetto ai 1’902 del 2021. Rieletti anche i municipali uscenti Adam Poloni (Plr Arbedo) con 791 voti, Mattia Dellatorre (Plr Arbedo) con 743, Maurizio Mistri (Lega-Udc-Arbedo-Castione Viva) con 527, Gabriele Del Don (Unità di sinistra) con 516 e Pietro Gazzoli (Plr Castione) con 509. Nuovo Mario Genini (Il Centro) che con 402 preferenze entra a far parte dell’esecutivo al posto di Roberto Ferretti non ripresentatosi. Non è quindi riuscito il tentativo di raddoppio da parte di Lega/Udc, che quest’anno rispetto a tre anni fa ha corso insieme ad Arbedo-Castione Viva. In forte calo la partecipazione al voto, scesa dal 66,94% di tre anni fa al 55,54%: l’aumento dell’assenteismo mostra come i brogli un effetto lo abbiano avuto, provocando contraccolpi nell’esercizio democratico del voto.
«Mi ha fatto piacere che questa volta tutto si sia svolto correttamente. E voglio anche aggiungere che quanto accaduto in aprile potrebbe essere definito una goliardata», afferma Luigi Decarli raggiunto dalla redazione. «Quanto ai risultati, la composizione del Municipio non è cambiata. Questo è positivo perché tutti i partiti sono rappresentati. Riguardo al mio risultato, osservo con soddisfazione che la popolazione mi ha ancora dato fiducia per il quinto mandato e con un risultato sicuramente importante». Decarli occupa infatti la poltrona di sindaco dal 2008 ed è presente in Municipio dal 1992. Come legge l’importante calo di partecipazione? «Bisogna considerare che l’inchiesta giudiziaria non è ancora terminata e che la popolazione è rimasta delusa da quanto accaduto cinque mesi fa. E sebbene il Municipio non sia assolutamente responsabile del broglio, alla luce di quanto accaduto ritengo tutto sommato ‘normali’ undici punti in meno». Analizzando i dati di panachage emerge anche che Decarli è il candidato che continua a ‘pescare’ più voti fuori dal suo partito. Quest’anno però – rispetto a tre anni fa e facendo le dovute proporzioni in base al calo di partecipazione – ha ottenuto meno preferenze da Lega/Udc-Ac Viva e pure meno sostegno dalla lista Unità di sinistra e indipendenti.
«Siamo grati all’elettorato per la sua importante e determinante presenza a queste elezioni che erano parecchio delicate», fa presente Franco Lazzarotto, presidente sezionale del Plr. Quanto al calo del dato di partecipazione «ritengo sia più che giustificabile, ma sono dell’avviso che la popolazione abbia dato prova di una presenza importante nonostante l’accaduto». Lazzarotto ora guarda avanti e invita il nuovo Municipio a fare del suo meglio, agendo nel prossimo quadriennio con competenza, trasparenza e unità di intenti. «È quanto bisognerà esigere da tutti e mettere in atto, sarà di vitale importanza per un Comune in crescita come il nostro», evidenzia. Riguardo ai brogli il presidente sezionale ritiene «incancellabile il danno causato dal o dai responsabili. Ma la comunità ha saputo reagire in modo intelligente, costruttivo e positivo».
Col 40,14% il Plr di Arbedo è la lista più votata: cresciuta di tre punti percentuali rispetto al 2021, è seguita da Unità di sinistra e indipendenti col 16,9%, Lega-Udc-Arbedo-Castione viva (13,5%), Plr Castione (12,4%) e Il Centro (11,3%). La scheda senza intestazione invece si attesta al 24,7% (era al 25,4% tre anni fa). Più che triplicate le schede bianche (88 contro le 25 di tre anni fa) e più che raddoppiate quelle nulle (44 contro 19). Segno di un certo malcontento in crescita, espresso in modo silenzioso. La percentuale del voto per corrispondenza è stata del 96%, più di quella registrata tre anni fa (95,3%). I brogli non hanno quindi scoraggiato gli elettori a votare in questo modo e non è quindi stato raccolto l’invito dell’Associazione per il miglioramento ambientale di Castione (Amica) che suggeriva di votare recandosi direttamente al seggio per evitare il ripetersi di altre manomissioni.
In Consiglio comunale cresce il Plr di Arbedo (+5%) che guadagna così due seggi, arrivando a quota 12. Hanno unito le forze ma non è servito: Lega/Udc e Arbedo-Castione Viva non riescono a ottenere 6 seggi (la somma di quanti ne detenevano le liste prima di unirsi) ma rimangono a 4. Invariata la ripartizione per il Centro (4), Unità di sinistra (5), Plr Castione (3), Noi indipendenti (2).
Ieri per la seconda volta in cinque mesi i cittadini di Arbedo-Castione si sono dunque recati alle urne per eleggere Municipio e Consiglio comunale. Il 14 aprile le elezioni erano state annullate dalle autorità cantonali perché il Plr di Arbedo aveva beneficiato della manomissione di 48 schede inviate per corrispondenza a scapito soprattutto, in 26 casi, della lista Lega/Udc/Arbedo-Castione Viva. Una o più mani ignote avevano modificato con il bianchetto le schede, penalizzando oltre alla lista Lega/Udc/Arbedo-Castione Viva anche l’Unità di sinistra (sette volte), cinque il Centro, quattro la scheda senza intestazione, tre il Plr di Castione e una volta Noi. Su tutte le 48 schede manomesse la crocetta è poi stata posta sulla lista Plr di Arbedo dove figurava anche il sindaco Luigi Decarli. L’inchiesta penale subito aperta dal procuratore generale sostituto Andrea Balerna non è al momento sfociata in alcuna comunicazione pubblica su eventuali responsabilità.