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Prezzo Polcom: accordo trovato fra Bellinzona e i quattro Comuni

Le trattative sono sfociate in un aumento da 120 a 139 franchi pro capite dal prossimo gennaio. Convenzione in fase di affinamento, poi parola ai Cc

Servizio garantito 24H
(Ti-Press)
16 settembre 2024
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Ammontava a 35 franchi una decina d'anni fa, poi è salito a 60 sino a fine 2017, per quindi passare a 120 con l'avvento dell'aggregazione. Cifra quest'ultima tutt’oggi in vigore, ma destinata a raggiungere dal prossimo gennaio quota 139 franchi. Parliamo del pro capite che i quattro Comuni della cintura di Bellinzona sono tenuti a versare annualmente alla Città (in tutto circa 1,5 milioni) per beneficiare sul loro territorio del servizio di polizia 24H gestito dalla Polcom. All’inizio dell’anno corrente il Municipio turrito aveva in effetti comunicato alle autorità di Arbedo-Castione, Lumino, Cadenazzo e Sant’Antonino la volontà di sostituire la vecchia convenzione con una nuova a fronte di una costante lievitazione dei costi reali sopportati, ma comunque mantenendo l’incremento nei limiti di un ‘prezzo politico’.

‘C’è soddisfazione’

Mentre quello reale già nel 2017 si attestava a 163 franchi, oggi questa cifra è nettamente superata e sfiora i 180. Da qui appunto la necessità di un adeguamento sul quale i cinque Esecutivi hanno ora raggiunto un accordo che dovrà essere sottoposto ai rispettivi Legislativi entro fine dicembre. Le trattative – dettaglia a ‘laRegione’ il municipale di Bellinzona Mauro Minotti, capodicastero Sicurezza – non hanno riguardato i compiti di polizia svolti, «considerato che in linea generale c’è il riconoscimento di un servizio effettuato nel rispetto della convenzione in essere e perciò con soddisfazione generale». Fissata quindi la cifra, le parti stanno ora approfondendo gli ultimi dettagli, in particolare la durata della convenzione (tre o quattro anni) e se il costo debba essere come oggi assoggettato al rincaro (per il 2024 ammonta infatti a 125 franchi).

Le alternative scartate

Nei mesi scorsi alcune riflessioni avevano riguardato i servizi offerti sul territorio dalla Polizia intercomunale del Piano (Sant’Antonino e Cadenazzo avrebbero potuto entrare in linea di conto vista la vicinanza con la sede di Gordola che serve anche Gambarogno) e dalla Polizia di Biasca per quanto riguarda Lumino e Arbedo-Castione vista la vicinanza col Comune di Riviera sebbene in mezzo vi sia il quartiere bellinzonese di Claro. Pure approfondita, ma infine anche in questo caso scartata, l’idea di costituire un ente sicurezza fra i quattro Comuni non aggregati. Ente che avrebbe dovuto gestire una giurisdizione a ‘macchia di leopardo’ con tutte le difficoltà del caso – peraltro evidenziate dalla Polizia cantonale – dal profilo organizzativo e finanziario. In definitiva, nonostante il rincaro, la soluzione Bellinzona è stata ritenuta ancora la migliore e al beneficio, come detto, di un prezzo politico.

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