Arbedo-Castione, l’associazione Amica invita la popolazione a evitare il voto per corrispondenza nell’elezione bis del 22 settembre
“Se a livello federale la sfiducia verso l’autorità è cresciuta dopo i noti errori di calcolo sulle cifre dell’Avs (quattro miliardi di franchi!), i cittadini di Arbedo-Castione il 22 settembre voteranno con un ulteriore senso di sfiducia nel sistema democratico”, non da ultimo “perché a cinque mesi dai fatti non vi sono ancora informazioni sull’esito dell’inchiesta penale”, sebbene “la responsabilità politica e morale è già evidente a tutti”. Di fronte a tutto ciò “sarà forte il dubbio di dover votare persone più o meno direttamente implicate”. Dopo aver inoltrato un reclamo (respinto dal governo) contro la convocazione bis alle urne, il comitato dell’Associazione per il miglioramento ambientale di Castione (Amica) prende posizione critica sull’esercizio previsto fra tre settimane. A cominciare dal materiale di voto inviato a domicilio: “Fa specie che il Municipio definisca il broglio col termine ‘anomalie’, quando invece trattasi di frode che ha richiesto l’intervento del Ministero pubblico”, mossosi autonomamente e anche sulla base della denuncia inoltrata dal Municipio medesimo, rimasto in carica durante questi cinque mesi, per i reati di frode elettorale, incetta di voti e violazione del segreto del voto.
Sempre a proposito di fiducia, Amica scrive di averla “ormai persa, dopo quindici anni di attività sempre all'insegna del rispetto delle leggi e delle regole della convivenza democratica”. Il dubbio “si è insinuato a tal punto che perfino il risultato di votazioni del passato può essere messo in discussione. L’esempio più eclatante è il voto sull’aggregazione del Bellinzonese, quando tutti i partiti di Arbedo-Castione erano concordi nell’aderire e solo pochi personaggi erano contrari. Eppure l’esito è noto: un risultato ‘bulgaro’ di circa 1’400 contrari e solo 400 favorevoli”. Guardando al 22 settembre, prosegue Amica, “non vogliamo invitare la popolazione a boicottare l'elezione comunale, perché votare oltre a essere un diritto è un dovere civico che ciascuno di noi è tenuto a rispettare. Essendo l'unico modo che abbiamo per far sentire la nostra voce, vogliamo invitare tutti a far buon uso di questo diritto, per mandare un messaggio a chi crede di poter disporre dei nostri voti a suo piacimento e di piegare la volontà popolare a suo esclusivo vantaggio”. Perciò l’associazione chiede a chi non vota mai (circa il 35% degli iscritti al catalogo) di fare un’eccezione e “recarsi domenica mattina all’ufficio elettorale per depositare nell’urna una scheda, anche bianca, con la certezza che non potrà essere manipolata” da lì allo spoglio che avverrà subito dopo mezzogiorno. Un appello rivolto anche “a chi ha sempre votato ma ora intendesse passare la mano, disgustato da quanto accaduto”. Così facendo “si potrà far sentire la spada di Damocle della democrazia incombere sulle teste dei maldestri furbetti del Tipp-ex”.