La 34esima edizione dell'open air musicale di tre giorni non si terrà. All'origine di questa pausa di riflessione vi sono perdite finanziarie
Nella Piazza Centrale di Biasca questo fine agosto non risuoneranno le note musicali di Spartyto. Il Comitato, in un comunicato stampa, spiega che con grande rammarico rinuncia all'organizzazione della 34esima edizione della tradizionale kermesse di tre giorni. "Purtroppo, le disastrose condizioni meteo dello scorso anno (era il weekend della grandinata di Locarno), ci hanno colpiti finanziariamente, ma soprattutto nel morale". Nella nota stampa viene fatto presente che per ora non si tratta di un addio definitivo. "Il Comitato di Spartyto e l’Associazione rimangono attivi malgrado le perdite finanziarie che in gran parte hanno influito su questa pausa di riflessione. Sarà un anno sabbatico che, speriamo, porti nuova linfa e magari a ulteriori collaborazioni per riprendere il percorso interrotto". La realtà biaschese dunque, dopo la rinuncia degli esercenti a organizzare Musicalbar in primavera, quest’anno perde anche i grandi concerti di fine agosto.
Con i suoi 33 anni di vita, l’open air Spartyto è uno dei più longevi tra le grandi manifestazioni delle Tre Valli e chiude la stagione dei concerti all’aperto in Ticino. L’organizzazione delle prime edizioni inizia nel 1990, nella zona dei grotti biaschesi con offerte di genere Blues, Folk e Country. Nel 2000 il Comitato decide di spostare il tutto nella più capiente Piazza Centrale variando generi musicali ma soprattutto presentando il format “La notte dei tributi”, che riscuote da subito un grande successo. Nell’ultimo decennio si è voluto aumentare la qualità delle proposte inserendo una serata big, con artisti quali Modà, Umberto Tozzi, Enrico Ruggeri, Edoardo Bennato, Paolo Meneguzzi, Sin Plus e lo scorso anno con Raf. Oltre ai big, Spartyto ha sempre avuto un occhio attento alle giovani proposte della Svizzera italiana, inserendo a tal proposito una serata ad entrata libera, dedicata solo a loro. L’associazione Spartyto ha uno scopo benefico e negli anni ha destinato i ricavati a ben venticinque enti no profit ticinesi, donando nel globale 330mila franchi. "Questo è stato possibile grazie ai numerosi sponsor che ci hanno sempre sostenuto e creduto nel nostro progetto, oltre ai moltissimi volontari che in questi anni hanno collaborato con noi".