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Capanne più sostenibili portando la spesa a piedi

Con la sua iniziativa Cristiana Pedrazzini (Wwf Ticino) mira a ridurre l'impatto ambientale generato dagli elicotteri, che restano tuttavia indispensabili

Lo scorso settembre primo ‘delivery’ al Campo Tencia
19 agosto 2024
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Montagna e natura sono due concetti profondamente legati uno all’altro. Per consolidare questo legame e cercare di diminuire l’impatto che le attività dell’essere umano hanno sull’ambiente, Wwf Ticino ha lanciato un’iniziativa per portare la spesa in una capanna a piedi e non in elicottero, come avviene solitamente. «In questo modo miriamo a rendere le capanne più sostenibili, sensibilizzando allo stesso tempo sull’impatto ambientale generato dal trasporto di rifornimenti», afferma a ‘laRegione’ l’organizzatrice Cristiana Pedrazzini. Questa iniziativa «permette inoltre di aiutare i gestori a promuovere le loro capanne». L’appuntamento è fissato per il 31 agosto, quando gli interessati avranno la possibilità di fare una piacevole passeggiata, rifornendo di viveri la capanna Bovarina, in valle di Blenio. Iscrizioni e informazioni scrivendo a lisa.boscolo@wwf.ch o su www.events.wwf.ch.

Il 38% delle emissioni di CO2 è legato ai rifornimenti

Quando si arriva in una capanna assetati e affamati dopo un’escursione, spesso non ci si sofferma a riflettere come queste strutture incastonate nelle montagne possano offrire una bibita fresca o un piatto di polenta. Viveri che ovviamente in un qualche modo hanno dovuto essere trasportati verso questi luoghi solitamente ubicati in zone discoste e difficilmente raggiungibili, eccetto magari alcuni prodotti locali. «Come dimostra uno studio condotto dal Club alpino svizzero, circa il 38% delle emissioni di CO2 generate dalle capanne è dovuto al trasporto dei rifornimenti, che avviene principalmente in elicottero», spiega Pedrazzini, precisando in ogni caso che questi voli «sono indispensabili per rifornire le capanne di cibo e bevande durante la stagione: questi mezzi riescono a trasportare fino a 1’000 kg di materiale, mentre una persona ne può portare al massimo 10 kg». Inoltre, durante il volo di ritorno gli elicotteri trasportano a valle anche i rifiuti.

‘Chiedere ai gestori se serve loro qualcosa’

L’obiettivo di questa iniziativa è quindi quello di «informare e sensibilizzare su questa tematica: andare in montagna in modo più sostenibile, diminuendo l’impatto sull’ambiente, è possibile e tutti possono fare la loro parte», prosegue l’organizzatrice. «Ad esempio chiedendo ai gestori prima di recarsi in una capanna se serve loro qualcosa, od offrendosi per portare a valle i rifiuti una volta terminato il soggiorno». Non da ultimo, l’auspicio è che «questa iniziativa permetta anche di promuovere le capanne ticinesi».

Obiettivo: ‘Due appuntamenti all’anno, magari anche d’inverno’

Ma come è nata questa idea? «Sono appassionata di montagna e cerco di promuovere la sostenibilità ambientale. Dopo essere venuta a conoscenza di iniziative simili nel resto della Svizzera, ho ritenuto che sarebbe stato importante organizzare un evento di questo genere anche in Ticino. E ci sono riuscita, accomunando due delle mie più grandi passioni». Lo scorso settembre Pedrazzini ha infatti organizzato il primo cosiddetto ‘delivery’ alla capanna Campo Tencia: 14 volontari hanno portato viveri alla struttura con grande entusiasmo. Entusiasmo condiviso anche dai gestori, visto che, «oltre a rifornire la capanna dei viveri che necessitavano (la lista l’abbiamo chiesta ovviamente in anticipo), questa iniziativa permette anche di dare maggiore visibilità alla struttura». E per il futuro? «L’intenzione è quella di riuscire a organizzare due appuntamenti all’anno, coinvolgendo capanne non troppo difficili da raggiungere. Magari anche d’inverno, con un’escursione con le pelli di foca».

Sabato 31 agosto trasporto di viveri in Bovarina

Come detto il prossimo appuntamento è in programma sabato 31 agosto. Per sottolineare l’obiettivo dell’iniziativa (ovvero cercare di ridurre le emissioni di CO2), si raggiungerà dapprima Campo Blenio, partendo la mattina dalla stazione di Bellinzona con i mezzi pubblici (i biglietti vengono rimborsati). In seguito ci si incamminerà verso la capanna Bovarina, dove verrà offerto il pranzo, anche come segno di riconoscimento. Il viaggio durerà circa due ore e mezza (con pause), con un dislivello di circa 600 metri. Si raccomanda di portare con sé uno zaino da montagna (almeno 30 litri), snack, borraccia e di indossare vestiti comodi e scarponi. Non sono richiesti requisiti specifici se non un buon livello fisico e il piacere di stare in compagnia e socializzare.