Bellinzonese

Contatori ‘smart’ e protezione dei dati, regolamento da adattare

Il Municipio di Bellinzona chiede al Consiglio comunale di approvare le modifiche alla normativa sulla fornitura di acqua potabile

(Ti-Press)
8 agosto 2024
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Il flusso idrico effettivo, la sua variazione nel tempo, il valore di punta massimo, interruzioni dell’approvvigionamento e temperatura sono alcuni dei dati personali relativi al consumo d'acqua che vengono raccolti dalle aziende fornitrici grazie ai cosiddetti contatori intelligenti (smart meter). Il Municipio di Bellinzona vuole ora aggiornare il Regolamento comunale per la fornitura di acqua potabile per renderlo conforme alle disposizioni in materia di protezione dei dati. Regolamento nel quale verrebbe dunque precisato a cosa servono i dati raccolti mensilmente dall'Azienda multiservizi Bellinzona (Amb) – fatturazione del consumo, tassa d'uso delle canalizzazioni, rilevamento di perdite e così via – e come vengono protetti – cifrati, non trasmessi a terzi, anonimizzati o distrutti –. L'ultima parola spetta però al Consiglio comunale che dovrà decidere se approvare le modifiche.

Nel relativo messaggio, l'esecutivo ricorda che rispetto ai tradizionali contatori meccanici, gli smart meter consentono sia alle aziende dell'acqua potabile sia agli utenti di sfruttare nuove possibilità nell'ambito della fatturazione, della sorveglianza della rete, della localizzazione delle perdite e dell'igiene. Per contro hanno anche sollevato diversi interrogativi proprio sulla protezione dei dati e sul diritto all'auto-informazione. Di conseguenza già nel 2022 il regolamento era stato aggiornato una prima volta, introducendo nuove disposizioni relative all'utilizzo dei contatori intelligenti con funzionalità di telelettura e di disciplinare l'elaborazione dei dati raccolti in conformità alla legge federale sulla protezione dei dati. Tuttavia nel settembre del 2023 la Sezione degli enti locali (Sel) ha emanato una circolare che evidenzia la necessità di adeguare le attuali normative ai requisiti minimi imposti dalla Legge cantonale sulla protezione dei dati personali. E questo in base a una sentenza del Tribunale federale del 2022 che ha fatto giurisprudenza. Il Municipio mira quindi ad aggiornare il regolamento sulla base di quanto indicato dalla Sel.

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