Isa Ravelli, di Olivone, si è inventata scrittrice per bambini. Creando una collana, tre personaggi e ciò che deve ancora venire...
Forse la passione per i gatti, il bisogno di evasione e «l’ascoltare la bimba interiore». Forse la voglia di buttarsi in qualcosa di diverso e farlo con due amiche (anzi tre), per condividere l’avventura. Più probabilmente sono tutte queste cose insieme, che hanno un po’ cambiato la vita di Isa Ravelli, domiciliata a Olivone, autrice di ormai tre libri sulle Stregatte. L’ultimo, “Le Stregatte piantano alberi”, è uscito con Fontana Edizioni a fine luglio. Dovesse anche solo avvicinare le cifre dei primi due, sarebbe un successo.
«Tutto ha avuto inizio durante la pandemia, con un video sulle Befane che con due amiche abbiamo postato su Youtube creando il nostro canale; a quello sono seguiti altri video realizzati per divertimento – spiega Isa Ravelli a “laRegione” –. Nel contempo, ho avuto l’ idea di un trio delle Stregatte e una mattina all’alba mi sono svegliata con in testa una storia che parlava delle stagioni, che ho scritto di getto per non dimenticarla. Non avevo mai fatto niente del genere, così mi sono organizzata, ho chiamato un’amica diplomata a Brera, Marcella Fumagalli, e le ho chiesto se fosse interessata ad occuparsi delle illustrazioni. Ha accettato volentieri e ci siamo messe al lavoro». Poi c’erano la stampa e la pubblicazione, che Isa voleva assolutamente fossero fatte in Ticino. «Ma i costi sono alti. Da Fontana Edizioni a Pregassona sono stati molto carini, subito hanno dimostrato interesse. Così ho cercato e ottenuto fondi grazie alla Fondazione Franca di Arbedo, che mi ha acquistato diverse copie in anticipo del primo libro “le stagioni delle Stregatte”, alla generosità dei 3 Comuni della Valle di Blenio (Blenio, Serravalle e Acquarossa) e alla ristretta cerchia familiare».
Da lì in avanti, l’attività di Isa Ravelli non si è più fermata: al primo libro (stampato in 500 copie, andate esaurite) se n’è aggiunto un secondo (“Le apprendiste Stregatte”, che parla della ricerca dei propri talenti, e dell’importanza del tempo da dedicare a figli e nipoti), poi un terzo, quello appunto con le protagoniste che piantano alberi. Ma anche un ricettario (lo “Stregattario”), un diario dei ricordi (legato al secondo libro), gadget come la Stramatita e un poster con le Stregatte da regalare a chi acquista i libri. Insomma, una vera e propria collana, cui si aggiungono i profili social su Facebook e Instagram di Stregatta Siamisa.
Quanto a marketing e promozione, Isa Ravelli ha trovato la soluzione perfetta: coinvolgere due amiche, trasformarle, come lei stessa medesima, in Stregatte, e farsi conoscere in giro per il Ticino. «Michela Valsangiacomo è Persianela, Cristina Cavallo è Certosina e io sono Siamisa. Assieme, truccate, vestite da Stregatte e con il nostro motto pace, amore, allegria e amicizia giriamo i mercatini ticinesi, incontriamo i bimbi della Scuola dell’infanzia (Arbedo-Castione) e delle Elementari (Collina d’Oro), se ci invitano partecipiamo alla Notte del racconto (Lottigna), ci presentiamo nelle biblioteche scolastiche (Losone) o alla Città dei mestieri, come successo nell’ambito di un interessante progetto che ha coinvolto le sarte in formazione di Biasca e i bambini di Prima Elementare di Cadenazzo.»
Insomma, un'attività editoriale e promozionale in piena regola, che abbraccia temi come la didattica, la scoperta di se stessi e degli altri e la protezione della natura. Interrogata sulle prospettive, Isa Ravelli alza le spalle: «Beh, vado avanti fin che mi diverto». A giudicare dal largo sorriso, non smetterà certo domani.