Il temporale si è abbattuto a due riprese a una velocità elevata: sottopassi allagati, record di 37 millimetri in 10 minuti e un pino caduto a Camorino
Il temporale con allerta di livello rosso annunciato nel pomeriggio e sera in varie località del Piano di Magadino e del Bellinzonese, compresa la Mesolcina, ha letteralmente paralizzato la nostra regione dal profilo viario per alcune ore a partire dalle 18; la situazione ha cominciato lentamente a normalizzarsi dopo le 20. I 37 millimetri d’acqua per metro cubo scesi e registrati in soli dieci minuti dalle stazioni pluviometriche rappresentano un dato record per il Bellinzonese e forse anche per il Ticino. Pompieri e polizia sono stati sommersi di chiamate per cantine allagate, strade secondarie e vie di comunicazione principali bloccate che hanno impedito la circolazione al traffico privato e anche ai bus del Trasporto pubblico.
Letteralmente allagati a Bellinzona diversi sottopassi: citiamo quello del Tombone in via Lugano, quello che da piazza Indipendenza sale verso Ravecchia e quello che passa sotto la passerella dell’Arti e mestieri. E altri ancora in direzione sud, lungo la cantonale, verso lo svincolo autostradale di Camorino e più precisamente quello vicino alla Sezione della circolazione, dove agenti di polizia sono dovuti intervenire con le pale per togliere la grandine.
In alcuni di questi sono rimasti bloccati dei veicoli e in rete circolano video di persone che cercano di districarsi, ad esempio tentando invano di allontanare un furgone con l’ausilio di una corda e con la sola forza delle braccia. Verso il Piano di Magadino la grandine è risultata di dimensioni maggiori rispetto a Bellinzona. Il punto più critico è risultato essere fra Sant’Antonino e Camorino, dove le raffiche di vento hanno sradicato un grosso pino marittimo nel posteggio del giardiniere Bürgi danneggiando alcune vetture posteggiate. Non si registrano però feriti né qui né altrove, spiega alla redazione la Polizia cantonale.
La situazione sembra essere più tranquilla in Mesolcina, dove lo Stato maggiore di crisi non segnala sfollati o frane, ma semmai per il momento alcuni riali laterali che stanno buttando molta acqua, come quello che l'anno scorso aveva creato problemi allo Shankra Festival di Lostallo temporaneamente sospeso.