Bellinzonese

Col Seminario di progettazione focus sul centro di Bellinzona

La 31esima edizione in corso a Monte Carasso si concentra sull’asse fra terzo binario, fermata Ffs in piazza Indipendenza e piazza Governo

I ruderi della Cervia, complesso demolito negli anni 70
12 luglio 2024
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Il Seminario internazionale di progettazione di Monte Carasso, la cui 31esima edizione è in corso di svolgimento dal 6 al 19 luglio nell'ex convento delle Agostiniane, è parte integrante del processo pianificatorio avviato da Luigi Snozzi nel 1979 per l’omonimo Comune, oggi quartiere di Bellinzona. Se nelle prime edizioni gli studenti partecipanti hanno indagato temi d’interesse per lo sviluppo di Monte Carasso, dal 2013 il seminario si occupa di un territorio più vasto affrontando una realtà di stringente attualità: lo sviluppo territoriale post aggregazione. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica, così da promuovere un riordino territoriale attento all’insieme e al contempo rispettoso delle singole specificità, affinché l’aggregazione non divenga un semplice atto politico-amministrativo. Gli organizzatori auspicano che il processo di aggregazione investa sufficienti risorse economiche, politiche e sociali a favore di una pianificazione territoriale condivisa e aggregata. Una pianificazione che sappia (ri)mettere al centro del dibattito le questioni spaziali proprie dell’architettura.

Dopo avere proposto nel 2013 un masterplan ed enunciato i principi su cui si fonda, di anno in anno il seminario approfondisce specifiche aree strategiche del comprensorio, verificando e se necessario modificando le ipotesi iniziali: assumere le montagne, veri e propri ‘parchi verticali’, come limiti trasversali della città; riconoscere il parco fluviale come spina centrale che struttura, nella sua autonomia, l’intera agglomerazione; porre chiari limiti allo sviluppo longitudinale della città per contrastare l’occupazione illimitata della valle; bilanciare vuoti e pieni nel processo di densificazione urbana; introdurre spazi urbani orientati perpendicolarmente alla valle, per consentire alla città di viverne anche la dimensione trasversale e non più solo quella longitudinale.

L’edizione 2024 conferma la volontà di continuare la riflessione sullo sviluppo urbano della nuova Bellinzona. Tuttavia il tema affrontato assume una scala più architettonica, con l'obiettivo di inaugurare una serie di esperimenti progettuali. Nel caso specifico, si prende spunto dalla futura costruzione del terzo binario con una nuova fermata della linea ferroviaria Tilo in zona piazza Indipendenza. Si intendono di conseguenza riorganizzare tre spazi urbani rimasti a tutt’oggi irrisolti: il posteggio con rispettivi interventi della zona Cervia edificati dopo la demolizione del tessuto medievale perpetrata negli anni 70, il parcheggio nella piazzetta ex Mercato e lo stabile ex Gaggini retrostanti a Palazzo civico (dove un riordino è già previsto dal Comune) e, per concludere, gli spazi di piazza Governo (dove peraltro la Città già introdurrà una Zona 20). I partecipanti al seminario sono inoltre chiamati a inserire, oltre che spazi residenziali e commerciali, anche una struttura ricettiva composta da albergo e centro congressuale (in passato se n'era parlato per la piazzetta ex Mercato). “Le sfide urbane principali – sottolinea la direzione del seminario – saranno quelle di ridefinire il rapporto tra l’interno e l’esterno delle mura storiche, rimasto irrisolto”.

Lezioni aperte al pubblico

Infine il seminario propone un programma di sei lezioni aperte al pubblico, tenute da professionisti e docenti universitari in gran parte già avvenute nel corso della prima settimana con gli apprezzati interventi di Nicola Navone, Patrick Bonzanigo, Philippe Meier, Raffaele Cavadini e Bita Azimi. Un'ultima lezione è prevista lunedì 15 luglio alle 18.30 con l'architetta Cristina Gonzalo Nogués (www.gnwa.ch). La conferenza pubblica finale, che avrà luogo giovedì 18 luglio alle 21.30, sarà tenuta dall’architetto francese Gilles Delalex (www.studiomuoto.com). Nella mattinata di venerdì 19 luglio il corpo insegnante e gli invitati Mario Botta, Raffaele Cavadini e Gilles Delalex, discuteranno in una critica finale pubblica i progetti elaborati dai 26 studenti partecipanti.